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L’YMCA nasce a Siderno nel lontano 1947 e occupa fin dai primi giorni di vita l’area nella quale ancora oggi si trova. Una parte del suolo occupato, oggi come allora, ricade sul suolo comunale, con il quale l’associazione ha un accordo in essere con l’Amministrazione di Siderno.
La restante parte, invece, su una frazione di terreno per il quale è presto iniziata l’annosa questione relativa alla sua natura o meno di demanio marittimo. L’associazione, infatti, aveva appena ventuno anni quando un contenzioso con il Ministero della Marina Mercantile portò alla scoperta dell’assenza dei requisiti di demanialità del bene, che spinse i vertici della società a richiedere già nel 1968 una sdemanializzazione dell’area. A questa richiesta sarebbe seguita la pubblicazione, il 19 dicembre del 1969, di un decreto con il quale lo stesso Ministero dichiarava che “la predetta zona viene esclusa dal pubblico demanio marittimo ed è trasferita tra i beni patrimoniali dello Stato”.
La concomitanza tra sdemanializzazione e vendita del lotto, autorizzata da un decreto ministeriale firmato dai Ministeri della Marina Mercantile e delle Finanze, avrebbe in teoria dato il via libera alla società per l’acquisto del terreno, ma un contenzioso sul prezzo avviato dal Ministero delle Finanze avrebbe bloccato la situazione pur essendo decaduti i requisiti di demanialità, come confermato dal Ministro della Marina Mercantile dopo aver preso visione dei documenti relativi inviati dal Compartimento Marittimo di Reggio Calabria.
Il contenzioso avrebbe impedito l’evolversi della vicenda fino al 16 giugno 1971, quando il Ministero delle Finanze avrebbe richiesto ulteriore documentazione agli organi competenti e avrebbe preso visione di tutti gli atti che avrebbero dovuto garantire il buon esito della sdemanializzazione e la successiva compravendita del lotto. In quello stesso anno, il 30 novembre, sarebbe persino giunto un sollecito dalla stessa Intendenza di Finanza al fine di chiudere la pratica vista la presenza di tutti i requisiti necessari, ma la situazione si sarebbe nuovamente arenata per una questione prettamente economica.
Nonostante i presupposti, l’YMCA avrebbe continuato a intrattenere rapporti con il demanio e pagando un canone all’agenzia che, come se non bastasse, pretendeva di percepire dalla società una quota priva dello sconto a cui aveva diritto vista la presenza di attività commerciali sull’area da essa occupata, innescando un ulteriore contenzioso conclusosi solamente nel 2001.
A questa situazione, nel 2005, si sarebbe aggiunto l’invio alla Regione Calabria, da parte dell’Agenzia del demanio, della documentazione necessaria a fare una nuova concessione all’YMCA, per adempiere alla quale l’associazione avrebbe effettuato migliaia di richieste a Regione e Provincia nel tentativo di ottenere quanto in realtà le spettava di diritto.
A dieci anni di distanza, l’associazione possiede finalmente la documentazione che riconosce che l’associazione non debba pagare il canone demaniale, le cui quote degli ultimi cinque erano state chieste persino dal Comune di Siderno nel 2014 e il cui pagamento del 10%, seguito dalla richiesta di rateizzare la restante parte del debito aveva comportato un sollecito di sgombero che dovrebbe essere adempiuto entro il 5 ottobre prossimo venturo.
Vista la comunione di intenti tra la nuova Amministrazione Comunale e l’associazione Ymca di richiedere la definitiva sdemanializzazione dell’area, è stata avviata una nuova procedura di proroga per altri sei mesi tramite “Determina n° 42 del 5/10/2015: Proroga di 6 mesi sospensione temporanea procedimento di sgombero”, proprio per avere il tempo di effettuare le procedure che servono. L’associazione ha chiesto al Comune, di salvaguardare la sua esistenza non certo per un mero fine egoistico, quanto per continuare a garantire a Siderno e alla sua cittadinanza la presenza di un luogo di ritrovo e aggregazione che ha unito intere generazioni di sidernesi.
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