Questo post é stato letto 20780 volte!
“Tutto pronto – informa il Presidente Avv. Antonio Tassone – per la cerimonia di premiazione del “Giomo Trichilo”, il prestigioso premio di poesia dialettale, giunto alla tredicesima edizione, in scena sabato 6 agosto, a partire dalle 21, in Piazza Vittorio Veneto a Siderno. L’idea del premio, nacque tredici anni fa quando assieme a Paolo Catalano (ex sindaco della città di Siderno scomparso qualche mese fa) decidemmo di dedicare una serata al poeta dialettale sidernese Giomo Trichilo, la cui originalità stava nel fatto che, pur essendo analfabeta, riusciva a comporre versi in rima di eccezionale valore letterario tanto che, da semplice “bovaro” quale era, veniva chiamato da giudici, notai, politici per allietare le loro serate conviviali. I
primi anni non abbiamo avuto nessun sostegno, poi gli Enti si sono avvicinati riconoscendo il grande valore della manifestazione che si è ritagliata un suo spazio significativo nell’ambito degli avvenimenti culturali della Locride. A questo proposito vorrei ringraziare pubblicamente per la collaborazione fornitaci , il neo Sindaco di Siderno, Pietro Fuda, l’assessore alla cultura Ercole Macrì, il presidente del consiglio regionale Nicola Irto, il dottore Pietro Crinò e S.E. il Vescovo della diocesi di Locri-Gerace Mons. Francesco Oliva. Inoltre vorrei ringraziare il Gruppo bancario Bper , il circolo Kiwanis di Locri e l’emittente televisiva Telemia del prof.Giuseppe Mazzaferro. Una scommessa vinta, quindi, che valorizza il dialetto nella sua espressione creativa e artistica. Pensiamo che non si debba disperdere il nostro idioma. I bambini, costretti a parlare solo in italiano dai genitori o dai professori, non riescono a interpretare il senso di determinate frasi che poi non sono altro che i proverbi tramandati di generazione in generazione e che rappresentano le radici culturali di un popolo.
In tutti questi anni abbiamo scoperto che ci sono tantissimi autori che si divertono a comporre versi ludici, ironici o di stringente attualità. Anche quest’anno sono arrivate tantissime adesioni, quasi cento poesie, da ogni parte della regione, segno che il dialetto è ancora vivo e riesce a interessare alcuni ottimi autori che si esprimono con grande padronanza, evidenziando anche importanti conoscenze culturali. Tre le poesie vincitrici che saranno rese note domenica e lette dagli autori. Nel corso della serata sarà consegnato pure il premio alla carriera al sindacalista Luigi Sbarra, segretario nazionale Fai-Cisl , 56 anni, padre di origini sidernesi, sposato, due figli, nato a Pazzano (Rc). Luigi Sbarra Inizia la formazione sindacale nel 1984 a Taranto, nel Centro Studi Cisl. L’anno successivo veniva eletto segretario generale della Fisba Cisl di Locri, la Federazione dei braccianti agricoli del sindacato di via Po. Dal 1988 al 1993 ha guidato la Cisl della stessa cittadina per poi diventare segretario generale di Reggio Calabria, dove rimase fino al 2000. In quell’anno venne eletto al vertice del sindacato regionale, ruolo che ha ricoperto per nove anni, fino al 2009, quando divenne Segretario confederale. Nell’aprile 2016 è stato eletto Segretario Generale nazionale della Fai, la Federazione agroindustriale-ambientale della Cisl. Ricordiamo che il premio “Giomo Trichilo”, negli anni, ha visto passare alcuni grandissimi personaggi della cultura calabrese.
Ci piace ricordare il grande amico Rocco Ritorto (che è stato per tanti anni il presidente della giuria), il grande poeta di Pazzano Giuseppe Coniglio, lo stesso Paolo Catalano (autore letterario di grande valore), il grande “meridionalista” Pasquino Crupi, Salvatore G. Santagata, il caporedattore della Rai Enzo Romeo, l’autore Franco Blefari, il direttore della Rai Domenico Logozzo, l’autore dialettale di Brancaleone Totò Mediati, l’editore di Reggio Tv e assessore provinciale alla cultura dott.Eduardo Lamberti Castronuovo, il direttore Carmelo Filocamo, il giornalista Gregorio Corigliano e l’anno scorso lo scrittore Mimmo Gangemi. Come si può notare, dunque, tutti personaggi di grande spessore culturale. Per l’ormai consueta rappresentazione teatrale finale, quest’anno sarà rappresentata dalla Nuova Compagnia Teatrale Deliese, “Mio marito, cocco di mammina” di Maurizio Calogero , con la regia di Giovanni Palumbo. Condurrà la serata il noto conduttore tv Pino Carella”.
Questo post é stato letto 20780 volte!