Questo post é stato letto 22790 volte!
Articolo a cura di Alessio Foti
#SFIDAUTISMO Accendi una luce blu e spegni l’ignoranza
Anche quest’anno il blu ricoprirà il mondo per dimostrare la propria consapevolezza verso l’autismo.
Era il 2 Aprile 2007 quando, per la prima volta, questa iniziativa istituita dall’ONU prese il via; a distanza di anni, il mondo tornerà ancora ad essere blu per celebrare la IX edizione di questo evento.
I monumenti di tutto il mondo verranno illuminati di blu, colore dell’autismo, simbolo di conoscenza e sicurezza: “Non chiudere la porta alla conoscenza, accendi una luce blu” recita lo slogan della campagna voluta da Autism Speaks.
Considerato disturbo neuro-psichiatrico dalla comunità medica, questo fenomeno, purtroppo, in continua crescita, consiste in un ritiro interiore con conseguente diminuzione dell’integrazione
socio-relazionale.
Basti pensare che, solo in Italia, questo disturbo colpisce circa quattro bambini su mille, con una prevalenza sui maschi la cui frequenza è di tre o quattro volte superiore rispetto alle femmine, per
capire che un male in crescita necessiti di una conseguente crescita dei mezzi di assistenza.
Ed è per questo che in questa ricorrenza, si fa appello alla coscienza dell’intero mondo per poter dare aiuto al mondo stesso. Anche in Italia, regione per regione, sono stati organizzati vari eventi volti a raccontare dell’autismo.
In Calabria, precisamente al Teatro Cilea di Reggio Calabria, con la partecipazione di Giacomo Battaglia e del Professor A. Persico (Neuropsichiatra infantile dell’università di Messina), l’autismo verrà raccontato non sotto l’aspetto medico, bensì attraverso delle testimonianze che faranno crescere la consapevolezza di quanto effettivamente questa sindrome sia dannosa per la popolazione mondiale.
Parteciperanno anche artisti, cantanti, attori e personaggi dello sport, tutti uniti dal fine comune di portare conoscenza ma, soprattutto, di farci sentire meno soli contro ogni impedimento che la vita può porci davanti.
La lotta contro l’autismo è, purtroppo, non solo quello ma, va avanti da decenni.
Se si dimostrerà consapevolezza, anziché ignorare il problema, la ricerca potrà progredire fino, magari, a trovare una soluzione; perché la vita può anche far male, ma uniti si vince.
Questo post é stato letto 22790 volte!