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E’ di qualche giorno fa la notizia dell’assegnazione in via provvisoria, da parte della Stazione Unica Appaltante di Reggio Calabria, all’A.T.I Composta dalla Spagnola Acciona Agua e dalla Reggina Idrorhegion scarl, per il bando inerente la gestione del sistema di depurazione per la Città di Reggio; un nuovo gestore nella depurazione per una città che vuole riuscire ad emergere e migliorarsi anche in quest’ambito.
Un cambio radicale e un progetto ambizioso, che prevede lo spostamento del depuratore più grande della Città in un luogo diverso, oltre alla revisione di molti impianti minori attualmente sottodimensionati o totalmente inefficienti
La sensibilizzazione al problema della depurazione delle acque di scarico si scontra con la difficile accettazione sociale di impianti che, se pur di “disinquinamento”, presentano alcuni disturbi ambientali facilmente percepibili dalla popolazione. La necessità di interventi di mitigazione ha portato ad una delocalizzazione necessaria del depuratore di Ravagnese, sia per allontanare i processi depurativi dal centro abitato, ma anche e soprattutto per consentire la realizzazione di un impianto più moderno ed efficace, utilizzando nuove tecnologie costruttive che possano ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente circostante.
L’analisi ed il rifacimento di molta parte della rete fognaria cittadina e la realizzazione di nuovi sollevamenti fognari, il censimento delle utenze e la bollettazione, introducono finalmente un nuovo modello operativo e gestionale nel ciclo della depurazione delle acque, che dovrà dare una forte risposta alle esigenze della comunità in termini di impatto ambientale, consentendo il rilancio e la valorizzazione delle bellezze naturali del territorio reggino; partendo dall’assunto che è improbabile si avvii un necessario processo di incremento del turismo se non si elimina ogni forma di alterazione dell’ecosistema ambientale cittadino.
In un clima di imminenti cambiamenti per la città di Reggio Calabria, la CISL auspica che si possa al più presto realizzare questo nuovo modello di sviluppo economico ed ambientale, magari estendendolo come esempio su tutto il territorio della futura città metropolitana, partendo dal prezioso know how delle maestranze già attive sul territorio fino al concretizzarsi della possibilità di creare nuovi posti di lavoro.
Su questo ultimo tema, rilanciamo quanto il “ Tavolo del Lavoro della Provincia” sta proponendo per rimettere nel mercato del lavoro una parte dei lavoratori che per effetto della crisi sono stati espulsi negli anni precedenti.
In un periodo come questo, pieno di incertezze, la città ed il territorio hanno bisogno di fiducia e di nuovo slancio sociale; ad una nuova società, che nasce dalla costola importante di un’azienda già sul campo, la CISL di Reggio Calabria chiede coraggio, trasparenza, rapporti industriali chiari che abbiano al centro il benessere della cittadinanza e dei propri lavoratori.
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