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Sarà Sergio Cammariere con la sua band a chiudere il 9 agosto all’Arena dello Stretto la prima parte di “Reggio chiama Rio – Fatti di Musica Brasil”, sezione internazionale del Festival “Fatti di Musica” di Ruggero Pegna, realizzata in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria e la sua kermesse di eventi culturali “Alziamo il Sipario”. Il concerto inizierà alle 21.45 e sarà ad ingresso libero. Nell’attesa dell’evento, il musicista, compositore e cantautore crotonese, presenta così il suo concerto voluto da Pegna nell’originale festival da lui ideato e diretto.
Dopo i Tamburi di Luca Scorziello guest Mario Venuti e Tony Canto, il viaggio dal Mediterraneo al Brasile di Patrizia Giancotti con il percussionista Peppe Consolmagno, l’energia di Maria Gadù, il choro di Hamilton de Holanda, l’omaggio a Jobim di Jaques e Paula Morelenbaum col Cellosamba Trio, anche Cammariere a “Reggio chiama Rio”.
- Quali suggestioni la legano al Brasile e alla musica brasiliana?
“Direi innumerevoli… Negli anni ’80 ho avuto la fortuna di suonare a Rio de Janeiro, incontrando grandi musicisti come Carlor Lyra e Leny Andrade, e acquisendo inconsapevolmente colori, suoni ed armonia tipiche della bossa nova. La musica brasiliana, da Villa Lobos a Pixiguinha, da Noel Rosa a Tom Jobim, da sempre racconta la bellezza e ha influenzato notevolmente il mio mondo musicale. In quegli anni frequentavo un locale a Trastevere, il “Manuia”, dove si ascoltava solo musica brasiliana dal vivo, così ho incontrato artisti nati in Brasile, residenti a Roma, come Irio de Paula e Jim Porto, che mi hanno insegnato brani che non conoscevo, la musica di Djavan, Ivan Lins e Hermeto Paxoal. Negli anni ’90 con Sergio Bardotti, mio grande amico, iniziò una bella collaborazione che non dimenticherò mai. Sergio aveva tradotto i versi di Vinicius De Moraes in italiano, inventato dischi meravigliosi, come l’incontro tra Vinicius, Toquinho, Ungaretti e Endrigo: Amico, la vita è l’arte dell’incontro. Ricordo che durante una sua vacanza carioca incontrò il maestro Chico Buarque De Hollanda al quale fece ascoltare i miei provini di allora. E con stupore, dopo qualche settimana, arrivò una cartolina da Rio, con una foto del Corcovado e il Redentor. Nel retro, una frase scritta da Chico Buarque: Pra seguir viagem quando a noite vem, un incoraggiamento per il mio futuro artistico. Quando è arrivato il successo con Sanremo nel 2003, ho avuto la possibilità di incidere con bravissimi musicisti brasiliani, tra i quali Arthur Maia, Alfredo Paixao, Jorginho Gomez, Roberto Taufic e poi, nel 2008, ho avuto l’onore di condividere il palco dell’Ariston con l’immensa Gal Costa.”.
- Cosa pensa di un festival internazionale di altissimo spessore artistico nella sua Calabria?
“L’idea di un festival di Musica Popolare Brasiliana a Reggio mi riempie d’orgoglio, da calabrese, perché nella vita, per fare il musicista e raggiungere il successo, ho sacrificato la mia terra, i miei affetti, e per noi che viviamo da quasi quarant’anni lontano dai nostri luoghi natii pervade spesso un sentimento comune ai brasiliani: la saudade.”
- Reggio chiama Rio, cosa può dire della sua terra per incuriosire e promuoverla?
“Reggio, tra le più importanti città della Magna Grecia e dell’Arco Etneo conserva da millenni il fascino dello stretto, è la porta del Mediterraneo con un panorama bellissimo, cibo buono, persone semplici…”.
Canterà e suonerà su un palco in mezzo al mare, con la Sicilia che fa da scenografia. Che concerto sarà?
“Ripercorrerò le fasi più significative della mia carriera, canterò dal vivo insieme a una band molto coesa, con cui suono da vent’anni, le canzoni più note, i brani sanremesi e soprattutto i pezzi con l’anima latina.”.
- Sta lavorando a nuove cose?
“Si, prima della fine dell’anno uscirà un nuovo album strumentale, solo pianoforte prodotto dall’Auditorium Parco della Musica. Il progetto ancora non ha un titolo, ma sono almeno 16 brani, composizioni che hanno già trovato collocazione in opere di registi esordienti, come nel documentario Ritratto di mio padre di Maria Sole Tognazzi. Gran parte di queste musiche faranno parte del documentario di Cosimo Damato, “Prima che il gallo canti”, un docufilm dedicato alla figura di Don Gallo, che uscirà in autunno su Sky.”.
Dopo il concerto di Sergio Cammariere, “Reggio chiama Rio” riprenderà il 5 novembre al Teatro Cilea con il concerto evento unico in Italia di Gilberto Gil con il Cortejo Afro e la sezione dell’Opera di Bahia, pe concludersi il 28 novembre con il concerto di Yamandù Costa. Fatti di Musica Radio Juke Box”, la trentunesima edizione del Festival del Miglior Live organizzato e diretto artisticamente da Ruggero Pegna proseguirà con la sezione “Ferragosto Live Festival” al Teatro dei Ruderi di Diamante, nella spettacolare area archeologica di Cirella, con quattro attesi concerti: 13 agosto Alex Britti, 16 agosto Cristiano De Andrè con De Andrè canta De Andrè, 18 agosto Massimo Ranieri con la sua orchestra, 19 agosto Daniele Silvestri.
I biglietti per assistere ai quattro appuntamenti a Diamante sono in vendita nei punti abituali, Ticketone, Go2, Diy Ticket (Sisal) e online nei rispettivi siti ufficiali di questi circuiti di biglietteria (A Diamante: Suoni e Ultrasuoni sul lungomare ed Edicola di Rossella a Cirella; Scalea: Candy Sweet Jewellery, via Michele Bianchi n. 55; Belvedere: Bar Dalù, via Fortunato n. 70; ecc.).
Per ogni informazione sono disponibili il numero telefonico 0968441888, il sito www.ruggeropegna.it, oltre ai siti ufficiali dei singoli artisti e alla pagina facebook di “Fatti di Musica”. L sezione “Ferragosto Live Festival” è realizzata in collaborazione con Otr Live e GF Entertainment, il Patrocinio degli Assessorati alla Cultura, allo Spettacolo e al Turismo del Comune di Diamante ed è in concorso nel Bando per grandi eventi dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo della Regione Calabria all’interno del ricchissimo programma di “Fatti di Musica Radio Juke Box 2017”.
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