Reggio Calabria, sequestrati palangari e pesce spada

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Le unità navali della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria (MVV CP 558 e 735) in servizio di polizia marittima, durante numerosi pattugliamenti costieri, hanno rinvenuto in varie località della costa tirrenica reggina (Scilla, Favazzina, Bagnara) 10 attrezzi da pesca denominati palangari (attrezzi con ami) per un totale di circa 15000 metri, posizionati in mare senza alcun segnale e quindi potenzialmente pericolosi per la navigazione.

Questo tipo di attrezzi è tradizionalmente utilizzato per la pesca di pescespada o altri grossi pelagici la cui cattura, trasporto, commercializzazione è vietata nei mesi di ottobre e novembre, periodo dell’anno dedicato alla riproduzione.

Infatti, insieme agli attrezzi sono stati rinvenuti anche 15 esemplari di pesce spada ed alcuni esemplari di tonno rosso per un totale di 200 kg.

Tutti gli attrezzi sono stati sottoposti a sequestro amministrativo, così come il prodotto di tale pesca illegale, che sottoposto alla visita veterinaria, è stato giudicato idoneo al consumo umano e devoluto in beneficenza ad enti caritatevoli.

Analoga operazione è stata condotta anche lungo la costa ionica reggina (Saline Joniche, Melito Porto Salvo e S. Gregorio) ove sono state rinvenuti, sempre abbandonati in mare, 2 palangari, rispettivamente di 3000 e 500 metri, prontamente sequestrati dall’equipaggio della MV CP 558.

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