Secondo appuntamento a Rosarno con il festival “A nord di Tangeri”

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Secondo appuntamento a Rosarno con il festival “A nord di Tangeri” organizzato dai comuni di Gioia Tauro e Rosarno col contributo della Regione Calabria. Mercoledí 21 dicembre ad andare in scena sarà lo spettacolo letterario-musicale “Vivere per addizione e altri viaggi” a cura dello scrittore Carmine Abate e del cantautore Nino Forestieri. Carmine Abate è nato a Carfizzi, un piccolo paese di Arbëreshë, ossia di lingua albanese. Dopo essersi laureato in Lettere si è trasferito ad Amburgo e successivamente in Trentino dove vive e lavora come insegnante da più di 10 anni. Ha pubblicato il suo primo libro nel 1977. Da allora ha al suo attivo decine di libri pubblicati soprattutto con la Mondadori. Alcuni suoi titoli sono: Il mosaico del tempo grande (Mondadori,2006, Oscar 2007); Gli anni veloci (Mondadori, 2008), vincitore del Premio Tropea; Vivere per addizione e altri viaggi (Piccola Biblioteca Oscar Mondadori, 2010). La sua ultima creatura è la raccolta di poesie e prose Terre di andata (Il Maestrale, 2010).Vincitore di numerosi premi, si è aggiudicato lo scorso novembre la 6° edizione del premio annuale di narrativa “Città di Offida – Joyce Lussu”. I suoi libri sono tradotti in Germania, Francia, Olanda, Grecia, Portogallo, Albania, Kosovo, USA e in corso di traduzione in arabo. In Vivere per addizione e altri viaggi Abate narra i viaggi ininterrotti del suo “eroe senza medaglie”:viaggi di andata e di ritorno, nella memoria e nel presente. La vicenda, traboccante di vita vissuta e di poesia, scorre attraverso diciotto racconti intensi, che hanno il respiro e la compattezza di un romanzo. Ispirandosi alla propria biografia ma allargando lo sguardo a una prospettiva universale, Abate racconta l’infanzia in paese, i sapori della cucina arbëreshe, la magia delle antiche rapsodie,gli arrivi al Nord Italia e in Germania. E tra la nostalgia di chi parte e quella di chi resta, la difficile ricerca dell’identità. Infine la comprensione che emigrare non è solo strappo, ferita, ma è soprattutto ricchezza.
Che non è inevitabile sentirsi lacerati tra due o più mondi. Che si può vivere,consapevolmente, per addizione Nino Forestieri, tra passato e presente, dipinge nelle sue canzoni una terra nella quale si sono sedimentati, in millenni di dominazioni, popoli e culture che hanno tracciato un disegno frammentato e bellissimo che riaffiora nella lingua, nella musicalità del dialetto, nella cultura locale.I suoni e ritmi della tradizione calabrese e la suggestione degli strumenti tradizionali sono accostati,con sobrietà e naturalezza, agli arrangiamenti moderni e pop.
Le sue canzoni, ci restituiscono, attraverso “fotogrammi sonori” di particolare bellezza, i suoni, gli odori, i colori di una Calabria che, sebbene tradita e ferita dai suoi stessi figli non smette di affascinare e ammaliare quanti riescono ancora a sentirne il richiamo. L’uso del dialetto, inoltre,dona maggiore fluidità alle frasi: gli accenti, le sonorità inesistenti nella lingua italiana, aprono a un mondo espressivo incontaminato.
Un crescendo di emozioni che a tratti esplode, quale momentocatartico, nelle ritmi tradizionali che sembrerebbero volere esorcizzare, con il loro andamento incalzante e serrato, i sentimenti negativi che aleggiano su questa terra e invitare la gente ad alzarsi per ricominciare a vivere e sperare. Su tutto il mare, la montagna, il sole e il vento: i mille e piùvolti che può assumere la Calabria. Forestieri è un musicista che alla ormai matura espressione musicale aggiunge una raffinatezza di testi che spazia dai grandi problemi del sud, che esprime frequentemente sotto forma metaforica, all’amore per la sua terra natale, alla passione per il suo mare. Proprio l’essere cresciuto a contatto col mare lo porta a maturare sensazioni particolari chepoi si proiettano nella sua musica e nei suoi testi che non tralasciano i problemi del sociale, dei piùdeboli, degli sfruttati; da questo nasce la somiglianza con un grande autore vissuto in una città di mare come De Andrè.

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Author: Cristina

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