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Come Calabrese, uomo di scuola e cittadino di un’area tutelata dalle leggi sulle minoranze linguistiche non posso che esprimere piena soddisfazione ai “cugini” arbereshe per aver ottenuto la “piena” autonomia scolastica, attraverso l’imminente nomina del Dirigente Scolastico e del DSGA. Ciò avverrà in quanto il MIUR, con una nota del 12 agosto, indirizza all’USR Calabria, autorizza l’assegnazione delle sopraccitate figure dirigenziali all’I.I.S. “Bachelet” di Spezzano Albanese.
Ciò che a pochissimi giorni dall’avvio dell’anno scolastico ancora stride è l’applicazione di due pesi e due misure, da parte del Ministero dell’Istruzione. La minoranza grecofona infatti si trova nella medesima condizione giuridica di quella albanese, tanto che l’Ufficio scolastico competente, nei giorni scorsi, ha inviato, all’indirizzo della Dirigente Regionale P.I. dott. Sonia Talarico, richiesta formale per l’individuazione di Istituzioni scolastiche -presenti sul territorio calabrese- aventi gli stessi requisiti della suddetta scuola cosentina. Va da se che nella stessa giornata, la dirigente regionale, ha indicato come istituzioni aventi i requisiti richiesti le scuole di Motta S. Giovanni – Brancaleone/Africo – Boccioni/Fermi di Reggio C..
Dobbiamo registrare che, sin qui, non ha contribuito alla soluzione del problema neppure la poco tempestiva pubblicazione della nota USR, stante l’urgenza degli adempimenti pel l’avvio del nuovo anno scolastico, relativa al “conferimento nuovi incarichi dirigenziali” del 22.08.2013, in cui si comunica che si procederà all’assegnazione del DS a Spezzano Albanese (“rosicchiando” ulteriori giorni, potenzialmente molto utili alla nostra battaglia).
A questo punto, appare quasi superfluo dire che la decisione di non assegnare il Dirigente Scolastico e DSGA alle scuole in territorio di minoranza linguistica, correttamente individuate dall’ultimo piano di dimensionamento scolastico, deliberato dalla regione Calabria, è palesemente in contrasto con la normativa nazionale e regionale che, invece, riconosce la deroga al limite di 400 alunni a quegli istituti scolastici che sono dislocati in aree con presenza di minoranze linguistiche.
È giusto, inoltre, evidenziare come l’autorizzazione da parte del Ministero di ulteriori tre posti di dirigente scolastico in Calabria garantirebbe sul territorio altri indispensabili presidi didattico-formativi e sociali (come possono esserlo solo le scuole autonome); soddisfarebbe, seppur in piccola parte, le legittime aspettative dei “Candidati interessati”, facenti parte della graduatoria del recente concorso per dirigente scolastico ma soprattutto eviterebbe l’opposizione legale avverso ricorso da parte degli aspiranti dirigenti che si troverebbero costretti a far valere i propri diritti presso le sedi di giustizia competenti. Tale risultato finale vedrebbe certamente soccombere la parte pubblica e, aldilà del trascurabile e conseguente aggravio della spesa, inciderebbe negativamente sulla, già molto scarsa, credibilità delle istituzioni.
Infine, a tutti coloro che a vario titolo in questi giorni si stanno adoperando per la soluzione del problema vorrei dire: non mollate, resistete fino alla fine e non limitatevi a “vigilare” ….si vigila quando il risultato è già acquisito non quando ancora si deve ottenere!
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