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Oggi il Consiglio dei Ministri ha decretato lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di San Procopio, in provincia di Reggio Calabria. Lo stesso era già stato sospeso nel giugno scorso dal Prefetto di Reggio Calabria dopo l’arresto del sindaco, Rocco Palermo, avvenuto nell’ambito dell’inchiesta Meta coordinata dalla Dda reggina contro le cosche Imerti, Condello e De Stefano, le piu’ importanti di Reggio, che porto’ all’esecuzione di una quarantina di ordinanze di custodia in carcere.
Dai risultati dell’inchiesta, condotta dai carabinieri, è emerso che, dopo la guerra di mafia che tra il 1985 ed il 1991 provoco’ centinaia di morti, le cosche reggine hanno raggiunto, ormai da anni, un accordo per la gestione degli affari illeciti, superando le antiche divisioni. Un’intesa che ha interessato, in primo luogo, le cosche Imerti-Condello, da una parte, e De Stefano-Tegano-Libri, dall’altra.
Secondo l’accusa, Rocco Palermo, che svolgeva le funzioni di autista di Cosimo Alvaro, era stato eletto sindaco grazie all’appoggio della cosca Alvaro che ne avrebbe ”pilotata” l’elezione presentando anche una seconda lista, risultata poi sconfitta, per non destare sospetti.
Palermo, per gli investigatori, e’ ritenuto un uomo di fiducia di Cosimo Alvaro, capo dell’omonima cosca e figlio del patriarca Domenico.
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