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Venerdì 7 aprile, alle ore 10.00, presso la sala del Consiglio Comunale del Comune di Scilla si svolgerà la conferenza stampa dedicata alla sala immersiva-interattiva ospitata dal Castello Ruffo di Scilla, già presentata in anteprima lo scorso dicembre durante l’edizione invernale dell’Horcynus Festival. A seguire, alle ore 11.00, la sala immersiva sarà ufficialmente inaugurata.
Si tratta di un’interfaccia scenografica di archivi audio-video di grande suggestione, il cui primo prototipo è stato realizzato dalla Fondazione di Comunità di Messina nell’ambito del progetto Alfabeti dello Scill’e Cariddi, co-finanziato dal Bando Start Up del MIUR. A Messina, la sala è ospitata dal Museo MACHO di Capo Peloro. La seconda sala immersivo-interattiva, realizzata con il contributo della Regione Calabria nell’ambito dell’avviso pubblico “Iniziative Culturali 2016”, costituisce un’ulteriore evoluzione del prototipo istallato e fruibile a Messina e nasce per valorizzare il Castello Ruffo di Scilla (RC), uno dei principali beni storico-architettonici del Sud d’Italia.
Grazie all’utilizzo di un sistema di videoproiettori e di modelli 3D e alla perfetta sincronia delle proiezioni, la sala regala al visitatore la sensazione di trovarsi di fronte ad un unico grande schermo, fortemente interattivo. Le pareti raggiungibili dal pubblico sono infatti rese sensibili al tocco, che permette di attivare degli eventi audio-video di grande impatto. Lo sviluppo sperimentale che ha portato alla realizzazione del prototipo si basa principalmente sulla ricerca di nuove metodologie per il trattamento dei materiali visivi d’archivio. Alla conferenza stampa partecipano il segretario generale della Fondazione di Comunità di Messina, Gaetano Giunta, il sindaco di Scilla, Pasqualino Ciccone, l’assessore alla cultura del Comune, Marinella Gattuso, il presidente della Fondazione Horcynus Orca, Tommaso Marino, il responsabile degli Archivi Multimediali della Fondazione Horcynus Orca, Massimo Barilla e Nino Giudice e Giulio Tranchida dell’associazione Elimo Interactive, che hanno curato lo sviluppo del software.
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