“Schedatura Giornalisti”, la Questura diffonde una nota ma il dirigente della Digos precisa

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Il caso “schedatura dei giornalisti del Corriere della Calabria”, dopo la denuncia del direttore Paolo Pollichieni e le immediate reazioni del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, dell’Ordine dei giornalisti e della Fnsi, ha spinto il procuratore generale di Catanzaro, Santi Consolo, a sollecitare immediati chiarimenti alla Questura di Reggio Calabria, che risponde pubblicamente con un comunicato stampa affidato all’Ufficio Relazioni Esterne.

“Il settimanale «Corriere della Calabria» ha richiesto alla Prefettura di Reggio Calabria – è scritto nella nota – di essere inserito nell’elenco delle agenzie di stampa accreditate. La Prefettura – U.T.G. a fine giugno u.s. ha girato la richiesta a questo ufficio al fine di conoscere le necessarie notizie utili sui giornalisti da inserire nell’elenco delle persone accreditate.

La Questura di Reggio Calabria, in piena trasparenza, ha girato la richiesta di accertamento al Commissariato P.S. di Lamezia Terme, competente per territorio. L’organo di polizia su indicato si è, quindi, attivato al fine di aderire alla richiesta, richiedendo i nominativi dei giornalisti interessati proprio alla redazione del «Corriere della Calabria» per esitare la pratica”.

La risposta ufficiale della Questura di Reggio Calabria, comunque, appare alquanto anomala. Una cosa è verificare la corrispondenza dei nominativi per i quali è stato richiesto un accredito, ben altra cosa è chiedere “l’elenco e i dati anagrafici di quanti lavorano, scrivono e collaborano” con un giornale. Nè risulta che la procedura rappresenti la prassi.

Del resto, lo stesso direttore del Corriere della Calabria, Paolo Pollichieni, ha spiegato a Giornalisti Calabria di essere stato raggiunto telefonicamente dal nuovo dirigente della Digos di Reggio Calabria, Marco Giambra, il quale si è affrettato a chiarire che le richieste avanzate dal suo ufficio sono state “equivocate dai colleghi di Lamezia Terme ai quali era stato semplicemente chiesto di acquisire copia dell’iscrizione della testata al registro del tribunale di Lamezia Terme per soddisfare una richiesta di accreditamento alla Prefettura di Reggio Calabria”.

Paolo Pollichieni ha aggiunto che “il vice questore Giambra ha tenuto a sottolineare che “non era stato autorizzato alcun accesso alla sede, né era stato richiesto alcun elenco di giornalisti e collaboratori della testata” e che, comunque, “nessuna autorità giudiziaria era a conoscenza dell’iniziativa”. Il direttore del Corriere della Calabria, altro non vuole aggiungere, limitandosi a dire: “Conoscendo la grande professionalità e serietà del dottor Giambra, prendo atto e credo alle sue precisazioni…”.

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Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

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