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In relazione allo sbarco di 154 clandestini avvenuto il 15 agosto u.s. a Reggio Calabria, in buone condizioni di salute, sedicenti di nazionalità afgana, siriana e iraniana, ieri, al termine di una complessa attività investigativa condotta senza soluzione di continuità, personale della Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria e “baschi verdi” del Nucleo Operativo Pronto Impiego del Gruppo di Reggio Calabria del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, ha sottoposto a fermo di P.G., le sottonotate persone, ritenute responsabili, in concorso tra loro, del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina:
- CENGIZ MAHMET, nato in Turchia il 09/09/1968;
- YAHYA TETIK, nato in Turchia l’11/10/1981;
Le indagini esperite, hanno consentito di appurare che i fermati, conducendo dalle coste della Turchia verso il territorio dello stato Italiano, un Motoveliero della lunghezza di circa 25 metri, di colore blu, con 2 alberi, privo di bandiera e denominazione, promuovevano, organizzavano o comunque compivano atti diretti a procurare l’ingresso illegale, nel territorio dello Stato Italiano, di 154 extracomunitari, di asserita origine Afghana, Siriana, Iraniana. L’imbarcazione è stata sottoposta a sequestro e momentaneamente ormeggiata presso la banchina di Levante del porto di Reggio Calabria a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.
Dall’attività investigativa è emerso, altresì, che il motoveliero sarebbe partito da una imprecisata costa della Turchia, circa una settimana prima dell’arrivo nel territorio nazionale, e che ogni singolo clandestino avrebbe corrisposto per il viaggio una somma di 2.500 euro per i minori e 5.500 euro per gli adulti.
Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria.
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