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Seconda “Cena nel buio. Un’esperienza sensoriale” organizzata in Calabria, nella Locride, terra amata ed apprezzata dal santilariese Gerry Longo, sbarcato da anni nella Capitale, dove vive e lavora. Gerry Longo, giovane non vedente ex concorrente del reality “Grande Fratello 9”, ha, ancora una volta, sbalordito tutti con le sue idee, nonché attività come organizzatore delle cene nel buio insieme al suo staff de “Il buio è servito” (Alessandro, Flavio e i camerieri non vedenti Doriana, Thomas, Viviana).
Venerdì 29 e sabato 30 aprile si è svolta, infatti, nel borgo antico di Condojanni, all’interno della struttura Arcabria, gestita da Francesco Mollace e i volontari di Civitas Solis, la seconda edizione calabrese di “La cena nel buio” (la prima aveva avuto luogo ad Ardore).
Due serate in cui esponenti del mondo della politica, dello spettacolo, della comunicazione, dell’arte e cittadini comuni hanno potuto scoprire “la magia sensoriale” che riserva questa esperienza, difficile da descrivere ma emozionante da vivere.
Gli ospiti, trasportati in un’atmosfera suggestiva, totalmente al buio (nella sala allestita da Alessandro e Flavio, responsabili del buio), sono stati accolti da personale specializzato composto dai camerieri ipovedenti, Doriana, Thomas e Viviana, che per due ore hanno servito gli ospiti, facendoli sentire a proprio agio durante la cena. «È stata – dicono i presenti all’uscita della sala – un’esperienza che ci ha fatto riflettere sull’importanza dei nostri sensi, e allo stesso modo ci ha permesso di conoscere un mondo, quello dei non vedenti, che prima ignoravamo».
Aldilà della fortissima esperienza e dell’abbattimento di ogni barriera architettonica e mentale sulla disabilità, l’iniziativa ha permesso al pubblico di riscoprire il valore dell’ascoltare, il bello del toccare, il piacere del gustare e il fascino del riconoscere i profumi.
Concorde anche il sindaco di Sant’Ilario dello Ionio, Pasquale Brizzi, tra i promotori dell’evento, in collaborazione della Provincia di Reggio Calabria-Assessorato alle attività produttive. «Un momento di alto valore sociale ed umano, perché ti accorgi quanto siamo fortunati ad avere la vista, riscoprendo anche gli altri sensi; allo stesso tempo ammiri quanta forza ed abilità ci siano in ogni ragazzo non vedente – ha detto Brizzi, esprimendo le sue impressioni – Ringrazio Gerry Longo e il suo gruppo de “Il buio è servito” che ci hanno dato la possibilità di capire e “guardare noi stessi” e ci complimentiamo per la loro forza, che ognuno di noi dovrebbe prendere ad esempio».
E così nella sala, completamente oscurata, si è andati alla scoperta degli altri sensi in un gioco di riconoscimenti e sperimentazioni percettive, accompagnando il tutto dall’animazione di Gerry e dalla musica emozionante e rilassante di Doriana ed Alessandro, componenti dello staff. «Un’esperienza diretta per imparare a vedere oltre l’apparire, a cogliere nel profondo la ricchezza multisensoriale che c’è in ciascuno di noi» questo Gerry ama ribadirlo sempre.
E adesso l’obiettivo di Gerry è di rendere “La Cena nel buio” un appuntamento stabile, che non si tratti, dunque, di straordinarietà, ma di evento consueto, che possa richiamare l’interesse di ristoratori, associazioni ed aziende che insieme a “Il buio è servito” vorranno sperimentare questa avventura.
È stata Maria Teresa D’Agostino a salutare e ringraziare quanti hanno preso parte all’evento, concludendo la serata in musica. Prima le risate con il cabarettista “Nonna Kata”, poi si è ballato sulle note dell’ultimo, trascinante lavoro musicale del gruppo “ScialaRuga” con Fabio Macagnino e co.
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