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di Domenica Bumbaca
Se soltanto poteste ascoltare la voce dei genitori degli alunni della scuola primaria di Sant’Ilario dello Ionio, vi rendereste conto della rabbia che li attanaglia giornalmente.
Rabbia che sfogheranno stamattina all’Ufficio scolastico territoriale di Reggio Calabria, perché proprio lì si recheranno per chiedere lumi sulla vicenda dell’accorpamento delle classi della scuola del paese. «Ora basta- afferma a gran voce il presidente del Consiglio di circolo “De Amicis-Campanella” di Locri, nonché rappresentante dei genitori, Renato Mollica, contattato telefonicamente- è il momento di tirare fuori gli artigli perché fin’oggi, nonostante la richiesta ufficiale da parte del Comune nella persona del sindaco Pasquale Brizzi, di poter incontrare l’Ufficio scolastico regionale o quantomeno avere delucidazioni in merito alla creazione insensata delle pluriclassi, nessuno si è fatto vivo.
Inascoltati ed isolati dalle Istituzioni competenti. Non siamo secondi a nessuno e nessuno potrà dirci che i nostri figli non meritano un’istruzione di qualità. Il provvedimento non si cura dell’’offerta del servizio scolastico e crea enormi problemi di organizzazione e di conduzione delle attività didattiche.». Con l’accorpamento delle prime classi con le terze quale didattica potrà essere seguita?
«Non c’è nessuna speranza con questi tagli- chiosa Mollica- di vedere una scuola funzionante e di qualità. Siamo- continua- indignati perché dall’Ufficio scolastico di Catanzaro non è arrivata nessuna risposta. Regna l’indifferenza assoluta, nessuno dei firmatari ha ricevuto comunicazione, nemmeno una lettera di rifiuto alla nostra legittima istanza. La riforma parla chiaro e avendola ben interpretato, continuo a ribadire che Sant’Ilario ha tutti i numeri per rimanere con cinque classi».
«Sono consapevole, vivendo anche io nell’ambito scolastico, che è l’inizio di un nuovo anno scolastico e gli impegni sono tanti ed il tempo sempre poco, ma non è accettabile che un Ente con uffici preposti non possa, quantomeno, inviare un fax per spiegare i provvedimenti presi».
Solo ufficiosamente si è saputo che l’Ufficio scolastico regionale avrebbe detto che non è di sua competenza, demandando il problema a Reggio Calabria. E i genitori con in testa Mollica, accompagnati dal sindaco Pasquale Brizzi, andranno proprio lì a chiedere quale sarà il futuro della scuola di Sant’Ilario. Il rappresentante dei genitori è determinato e non si arrenderà fin quanto non sarà ricevuto dai dirigenti provinciali o regionali. «Un componente di un organismo scolastico deve pur conoscere- continua arrabbiato Mollica- le procedure della scuola frequentata dai figli di padri e madri che oggi rappresento».
Intanto i bambini resteranno a casa fin quando la situazione non si risolverà e se dovesse essere fatto il ricordo al Tar, come già intenzione del Comune, le “vacanze” per i bambini si protrarranno per lungo tempo. Niente scuola. Niente didattica. Zero cultura e le maestre potranno stare a braccia conserte ed attendere i loro 54 bambini di Sant’Ilario.
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