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Si è conclusa a Sant’Alessio in Aspromonte la festa della Repubblica organizzata dalla Pro Loco, tra tanta gente, soprattutto giovani e bambini. L’evento culturale si è aperto con l’ingresso solenne della Fanfara dei Bersaglieri “Magg. Marcello Garzia” di Cava de’ Tirreni (SA), che ha fatto emozionare e, nel contempo, divertire il pubblico presente. La presenza dei bersaglieri, nel 70esimo anniversario della nascita della Repubblica, è stata fortemente voluta dai soci della Pro Loco per ricordare anche il centenario dalla “Grande Guerra”.
La fanfara ha inizialmente reso omaggio alla bandiera italiana suonando l’inno di Mameli, cantato con enfasi da tutti i presenti. Dopo i saluti di rito del sindaco di Santo Stefano in Aspromonte, Francesco Malara e la vicaria dell’Istituto Comprensivo “O. Lazzarino”, Teresa Pensabene, in rappresentanza del Dirigente Scolastico, il presidente della Pro Loco “Sant’Alessio” Nino Calarco ha ribadito che “la festa della Repubblica è la festa degli italiani, sottolineando che ogni cittadino deve chiedersi “cosa posso fare per il mio paese, per la mia città” e lasciando tre direttrici sulle quali ognuno può riflettere e impegnarsi: fare bene il proprio lavoro a servizio delle persone; servire e non servirsi delle istituzioni per fini personali; aumentare il senso civico e, infine, essere cittadini accoglienti con i meno abbienti e gli immigrati”.
Hanno quindi preso la parola i relatori del convegno: Franco Arillotta, deputato di Storia Patria per la Calabria, che ha tracciato i punti salienti dal 1946 ad oggi, richiamando l’attenzione sulla Repubblica Italiana fondata sul lavoro; Elio D’Agostino, docente di italiano e latino, con una riflessione ad ampio raggio sul tricolore, con riferimento particolare al monumento alla bandiera di Santo Stefano in Aspromonte; Stefano Sapone, avvocato e ricercatore, che ha illustrato la riforma della Costituzione alla luce dell’imminente referendum costituzionale. La giornata si è conclusa con un buffet di dolci, canti e musiche dei bersaglieri che hanno ancora marciato lungo la via Garibaldi; emozionante l’omaggio finale al monumento dei caduti in guerra sito in Piazza Libertà.
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