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Soddisfazione e un ragionevole sentimento di fiducia rispetto alla futura risoluzione dei tanti problemi che affliggono il comparto sanità nell’Area grecanica vengono espressi dal vice Sindaco di Bova Gianfranco Marino presente all’incontro tenuto presso la sede del Consiglio Regionale della Calabria tra i sindaci dell’Area Grecanica e l’On. Leoluca Orlando, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali.
L’incontro ha proposto come principale tema di discussione la problematica del presidio ospedaliero di Melito Porto Salvo sul quale si attende una risposta da parte del Commissario ad acta Giuseppe Scopelliti, in ordine alla proposta di accorpamento alla azienda ospedaliera di Reggio Calabria.
Rispetto a tale questione i sindaci hanno ricordato la disponibilità iniziale manifestata dai dirigenti del Dipartimento regionale alla sanità sulla ipotesi di riorganizzazione del nosocomio melitese, soluzione che riuscirebbe a garantire non solo la salvaguardia dei livelli essenziali di assistenza ma anche una razionalizzazione e riduzione dei costi e ciò in linea con il piano di rientro dal disavanzo sanitario, che, fra l’altro, auspica un integrazione fra le due strutture ospedaliere.
Non solo l’ospedale di Melito però al centro della discussione che ha sviscerato anche altre problematiche di pari importanza. Al centro dell’incontro infatti anche la questione relativa all’assenza di presidi sanitari nelle aree più interne. Proprio il vice Sindaco Marino ha voluto evidenziare la situazione drammatica dei centri aspromontani rispetto alla mancata copertura del servizio di assistenza medica specie nelle ore notturne.
“Giusto – dice Marino – porre l’accento sulla questione ospedale, un’incognita che rischia di affossare l’Area sul versante della garanzia del diritto alla salute, ma purtroppo i danni causati dalla razionalizzazione del comparto sanità rischiano di essere ben maggiori e già tangibili soprattutto nelle aree più interne dell’Aspromonte. Pensare che centri come Bova ad oltre 900 metri di quota, non dispongano di una guardia medica notturna o comunque di un qualsivoglia presidio sanitario nelle ore critiche è davvero inconcepibile.
Da un lato c’è un processo di crescita culturale, civile e turistica del nostro centro, innescato ormai da oltre quindici anni, dall’altro un’assurda politica di razionalizzazione che rischia di vanificare i nostri sforzi in nome di una massificazione sulle coste inspiegabile e ingiustificabile con qualsiasi logica di carattere economico. Non tutto – prosegue Marino – è sempre giustificabile con i famosi – conti a posto – e la possibilità di porre all’attenzione del Senato attraverso l’On. Orlando, questioni su cui dovrà comunque legiferare la Giunta Regionale rappresenta pur sempre un segno di speranza per il prossimo futuro e di vicinanza del Governo alle realtà periferiche che rappresentano a mio avviso il cuore pulsante del Paese.
Rispetto alla questione sanità, di concerto col sindaco Santo Casile e con l’intero consiglio comunale intendiamo ribadire con fermezza la nostra volontà di adoperarci nelle sedi preposte al fine di diminuire al massimo i disagi all’utenza causati da una politica dissennata in tema di riordino del sistema sanitario.
A tal proposito – conclude Marino – è attualmente in corso proprio a Bova un corso per operatori della Croce Rossa, un importante segnale che dovrà necessariamente avere una ricaduta anche sul piano pratico e del pronto soccorso anche grazie alla presenza costante di un’ambulanza già di proprietà del nostro Comune, fino ad ora inutilizzata proprio per la mancanza di persona le qualificato ed abilitato all’utilizzo di automezzi speciali”.
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