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Accendere e far volare delle lanterne magiche in cielo, con dei propositi nel cuore e nella mente, una aspirazione santa a recuperare la leggerezza, la tranquillità, la serenità che sa di antico e di eterno, semplicemente voltando lo sguardo verso il cielo.
Il simbolo di ciò che è oltre, di ciò che sta in alto: volare in alto, elevarsi, lanciare al cielo preghiere. Quel cielo coperto di stelle, con vibranti luci vive destinate verso chissà quali siderali lontananze. Lucciole del bello, simbolo del bene, del superamento della paura, della pesantezza, dell’egoismo, di ciò che è ristretto, ingiusto ed angusto.
Il Sindaco di San Roberto, Roberto Vizzari, insieme ai ragazzi della propria comunità, ha pensato per questo di promuovere la manifestazione “La notte delle lanterne: luci di pace” che si terrà il 26 dicembre 2015, e con la quale tantissime lanterne volanti verranno lanciate per l’imminente arrivo del nuovo anno.
In un periodo storicamente difficile, sia per il paese, che in questi anni ha perso molti dei suoi figli ancora giovani, l’ultimo durante l’alluvione del novembre scorso, sia per il mondo intero, dilaniato da guerre, attacchi terroristici, odio diffuso e ingiustizie, San Roberto vuole rispondere con un messaggio simbolico, di forte impatto visivo che dica “basta, le vostre guerre non le vogliamo più”.
Che dica “basta” a guerre create, volute e portate avanti dai nostri stessi governanti, da scelte sbagliate, da odi religiosi, da divisioni tra tribù, da interessi politici. Guerre accomunate da un unico elemento: la morte. I nostri morti, persone comuni, ragazzi, lavoratori, famiglie e bambini sparsi per il mondo.
La nostra Amministrazione è pienamente convinta che il domani venga scritto nell’oggi e che il futuro sarà ad immagine e somiglianza del metodo e delle pratiche seguite per costruirlo.
Conflitti, odio e disuguaglianze non possono essere sconfitti, ma invece rafforzati, con gli scontri armati, generando un domino senza fine di insicurezze ed instabilità.
“Insieme ai ragazzi di San Roberto – afferma il Sindaco, Roberto Vizzari – ho pensato ad un segno che rappresentasse la nostra voce fin in alto nel cielo. Una voce che si diffonda sulle note di un solo motto intonato all’unisono: ‘niente bombe, niente guerra’, ma solo pace, per tutti!”.
Alle bombe, preferiamo per questo la magia delle lanterne lanciate nel cielo. Meglio ancora se la scelta è condivisa da altri.
“In questi giorni chiederò – afferma ancora – in qualità di Presidente dell’Associazione dei Comuni dell’Area dello Stretto, che questo piccolo, grande, gesto promosso dalla nostra Amministrazione, venga condiviso anche dalle altre. Credo che da San Roberto, una comunità in crescita, possa germogliare un fiore della speranza”.
L’iniziativa è stata al contempo pensata per contrastare il fenomeno dei botti di capodanno. In questi giorni, con ordinanza del Sindaco sarà vietato lo sparo e l’accensione degli stessi per tutto il periodo natalizio.
Far esplodere i botti è non solo insensato ma soprattutto pericoloso, e ingenti sono i danni provocati ogni anno a persone, cose, animali.
“Ma oggi– continua Vizzari – ci troviamo in un momento in cui il rombo dei botti, tristemente quotidianamente, è quello di una guerra che incombe nei nostri Paesi, nel nostro continente, nel mondo. Come non pensare allora ad un modo che almeno nella notte di Capodanno, la notte in cui le speranze in un futuro migliore si condensano nei nostri occhi rivolti al cielo, non abbia come sottofondo il rombo impetuoso delle guerre, delle bombe, delle armi da fuoco, ma la dolce armonia del silenzio e dei sorrisi che un semplice gioco di luci e immagini, che ha del magico se condiviso da molti, può generare?”
Il Sindaco di San Roberto, insieme alla sua comunità vuole stringersi attorno al mondo e alle persone che ogni giorno soffrono il terrore che segue il rumore assordante della guerra e del terrore. “Non posso pensare ad una soluzione immediata, semplice, che sia in grado di risolvere un fenomeno così complesso come il terrorismo nel mondo; non possiamo pensare di azzerare tutti i conflitti in un attimo, solo con la forza di volontà. Posso però pensare, nel piccolo della mia realtà, a un modo per combattere il terrore e l’angoscia. Un modo che rispecchi le mie speranze, che condivido con le persone che lavorano con me e con i ragazzi e le persone che vivono in questo paese ai piedi dell’Aspromonte.Dalle nostre piazze, il cuore dei nostri piccoli paesi, trasmettiamo un messaggio di pace per il mondo intero, che volerà in alto, verso mete che possiamo solo immaginare. Per una notte almeno. La notte delle grandi speranze, la notte della pace, per un futuro migliore”.
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