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La Calabria è approdata nuovamente sulle televisioni nazionali. Ma in questa occasione, lungi dall’essere, come spesso accade, citata come modello negativo da non seguire, diventa esempio virtuoso di una Calabria che rinasce. Tutto merito del “caso San Procopio”, raccontato nel corso della seguita trasmissione dell’ammiraglia nazionale, UnoMattina, dal suo sindaco, Eduardo lamberti Castronuovo, a cui, da contraltare, fa l’altra Calabria, quella raccontata da Aldo Pecora, leader del movimento “Ammazzateci Tutti”, in cui l’illegalità e il malaffare la fanno spesso da padroni.
Ed è un breve reportage, a firma di Giuseppe Malara, ad illustrare come nasce il “caso San Procopio”, come dal commissariamento del comune si possa passare alla fase della ricostruzione. Per poi far raccontare al primo cittadino quale sia la ricetta, da poter somministrare e seguire, per de-‘ndranghetizzare un territorio. Semplici parole quelle di Lamberti-Castronuovo, semplici e disarmanti: “Entusiasmo e cultura come grimaldello per sradicare ciò che non va bene”.
Una cultura, della legalità principalmente, che ha nella coesione e nella cooperazione tra amministrazione forze dell’ordine, rappresentanti religiosi il suo punto di forza, oltre che nei suoi giovani laboriosi che dimostrano con i fatti il loro voler respirare aria nuova, ribadisce con forza; perché in fondo “ci sono tante possibilità, basta prenderle, unirle, e dare il La, il resto viene dopo, di conseguenza”. Ma perché ciò accada occorre anche dare il buon esempio; rinunziare al proprio interesse, anche economico, in nome del bene comune. E la sorniona domanda del conduttore – «Lei come sindaco non guadagna molto, vero?» – fa sì che il sindaco racconti come, proprio rinunziando alla propria indennità di assessore provinciale, sia riuscito a far riaprire, dopo la scuola elementare, anche quella materna, perché “in un paese il tempo dovrebbe essere scandito proprio dal suono della campanella della scuola; senza la scuola in un paese più semplicemente la vita non c’è”.
Questo deve fare e fa un sindaco, perché “chi combatte davvero contro le avversità del territorio sono proprio i sindaci”; e dove non si può per la mancanza di fondi, si può per mezzo della sinergia tra comuni, come accaduto col servizio di scuolabus.
“Occorre dare un esempio al resto d’Italia; mostrare come, dalle nostri parti, facciamo di necessità virtù, compiendo azioni positive, per il bene dei nostri concittadini”. Un modello positivo, tra i tanti negativi, quello di San Procopio e della sua rinascita “perché l’illegalità diffusa non si vince con le parole ma con i fatti, con l’esempio personale”, come ribadito da Lamberti-Castronuovo, in questo caso in veste di assessore, durante il suo intervento all’ultimo Consiglio provinciale.
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