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di Francesco Iriti
Palmino Mangiola è risultato sconfitto dalle urne per appena 173 voti. Un risultato che lascia l’amaro in bocca allo schieramento guidato da colui che è ritornato a fare politica a San Lorenzo dopo essere stato, prima della legislatura Sapone, vicesindaco per tanti anni. Guardando il risultato nel complesso, si evince, tuttavia che la cittadinanza ha risposto al meglio alla presentazione di due liste a testimonianza del risveglio anche politico di un territorio che deve fare i conti con una conformazione geografica difficile vista la presenza di varie frazioni a volte distanti tra di loro. “Porgo le mie congratulazioni alla lista vincitrice per il risultato ottenuto – ha dichiarato con signorilità Mangiola dopo l’esito del voto-. Il popolo ha dato loro la fiducia per governare il comune nel prossimo futuro come avvenuto nei cinque anni precedenti”.
E’ un Mangiola sereno e conscio del risultato ottenuto che si metterà subito al lavoro, anche se in minoranza, al servizio del comune laurentino. “Faremo opposizione come ci compete mettendo in confronto i nostri programmi con i loro. Qualora dovesse essere trovata – ha aggiunto Mangiola – una sinergia tra le parti, agiremo insieme per consentire lo sviluppo del paese”. Si prospetta un quinquennio ricco di sorprese e di buoni auspici tra i due schieramenti che sembrano dirigersi sulla stessa lunghezza d’onda che riguarda naturalmente il bene del comune di San Lorenzo. “Il mio augurio è che la giunta Sapone cambi finalmente rotta con una nuova svolta nel modo di fare politica. I vincitori devono capire – sottolinea il capogruppo di “Democrazia-Legalità e Trasparenza” che il comune va dalla montagna al mare e che bisogna intervenire in ogni luogo in egual misura”.
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