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Grave atto intimidatorio quello perpetrato nei giorni scorsi nei confronti di un dipendente comunale del comune di San Lorenzo. Renzo Larosa, che ha le mansioni di razionare l’acqua dell’acquedotto comunale di San Pantaleone, si era recato sul posto per effettuare le solite manovre. Di lato al serbatoio l’uomo ha trovato una lettera minatoria. Inoltre, il foglio era anche accompagnato da una cartuccia di fucile. Larosa ha subito denunciato l’accaduto ai carabinieri.
Sulla vicenda è intervenuta la minoranza in consiglio comunale a San Lorenzo, nelle persone dei consiglieri Palmino Mangiola, Bernardo Russo, Giuditta Manglaviti, Giuseppe Andrea Nucera ed Antonio Mangiola. “Esprimiamo la più totale vicinanza e solidarietà al dipendente comunale Renzo Larosa per il vile atto che è stato recapitato nei suoi confronti. Purtroppo abbiamo appreso la notizia – dichiara la minoranza che ha coinvolto il dipendente comunale che, pur essendo il custode del cimitero, ha da tempo avuto l’incarico di razionare l’acqua”.
I consiglieri di minoranza laurentini sottolineano con polemica anche la figura del primo cittadino Sapone. “Mentre stigmatizziamo il comportamento di chi ha posto in essere questo vile gesto, non possiamo non constatare la totale assenza – continua la nota – del sindaco di San Lorenzo, Pasquale Sapone, dalla vita politico – amministrativa del paese. Una mancanza di attenzione alle problematiche del paese che a fatica viene colmata dalla tenacia degli altri componenti della giunta ed in primis dal vicesindaco.“
Il monito della minoranza rimane alto e “consiglia” “al sindaco di prendere in mano la situazione”. Il grave episodio esorta il gruppo consiliare dell’opposizione ad “attendersi la convocazione di un consiglio comunale d’urgenza per un’attenta riflessione dopo questo triste accadimento e per discutere della pesante carenza idrica che ha caratterizzato le frazioni di San Pantaleone, Marina e San Lorenzo centro”.
L’accusa mossa dai cinque consiglieri si sposta anche sul problema dell’acqua in quanto “tale carenza idrica ha avuto ripercussioni negative non solo sulla vita quotidiana dei cittadini ma anche sulle attività commerciali e produttive. Questa situazione ci ha fatto andare – conclude l’intervento – indietro nel tempo con la raccolta del prezioso liquido tramite bidoni e bottiglie.”
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