San Lorenzo e il problema dell’acqua

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San Lorenzo

Pubblicato su Calabria Ora

Braccio di ferro Sorical-comune di San Lorenzo. Monta la protesta in alcune parti del comune laurentino per la mancanza di acqua in seguito alla decisione presa dall’azienda che ha diminuito di gran lunga l’erogazione del bene prezioso. Una scelta che ha portato i cittadini a protestare in qualche caso. L’amministrazione comunale, dal canto suo, si è subito mossa correndo ai ripari per cercare di lenire il problema. A tal proposito sono state intraprese una serie di iniziative volte a venire incontro al problema. Della situazione sono stati avvisati via fax sia la Procura della Repubblica che la Prefettura con dei documenti dove si denuncia lo “stop di pubblico servizio”. Inoltre, l’area tecnica ha celermente informato la Sorical “che dopo tale decisione in varie parti del paese non si riesce a usufruire dell’acqua”.

Alla base del problema sembrerebbe esserci il mancato pagamento delle quote spettanti. Interpellata sulla questione, l’amministrazione Sapone ha fornito la sua versione che avrebbe dei retroscena interessanti. “Se oggi ci troviamo in questa situazione non è colpa del comune. La maggior parte dei cittadini non pagano la tassa dell’acqua a discapito di coloro che si comportano regolarmente. Basta consultare i dati – ha dichiarato l’amministrazione – per scoprire come dobbiamo ancora fare i conti con cittadini morosi sin dal 2002, senza contare quelli degli anni a seguire. Abbiamo mandato ingiunzioni per indurre le persone a pagare. Se la gente non espleta i propri doveri non si va da nessuna parte anche perché i comuni hanno poche risorse da utilizzare”. La diminuzione del flusso di acqua erogata ha creato non pochi disagi ai cittadini, con totale assenza di questo bene prezioso in alcune zone.

“La Sorical non ha compreso che per la conformazione geografica dell’area la scelta che ha effettuato non permette l’uguale fornitura dell’acqua – ha continuato l’entourage Sapone –  in tutte le zone con alcune che risultano avvantaggiate rispetto alle altre”. Si cercano delle vie d’uscita da parte dell’amministrazione comunale che ha già predisposto un’ordinanza per l’uso domestico dell’acqua ed una lettera in cui si esortano i cittadini a pagare la relativa tassa. Non manca anche una chiara denuncia da parte dell’ente comunale nei confronti della società. “Il fatto preoccupante è che l’acqua che non è stata distribuita è stata gettata nella fiumara. – concludono gli amministratori – La disperdono. Questo è grave e non ha nulla a che vedere con l’etica di un paese civile”.

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Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, E' giornalista pubblicista dal 2008. Vive in Irlanda da circa 10 anni come Digital Marketing Manager, ma porta avanti il giornale con l'aiuto di vari collaboratori che hanno sposato il progetto di Ntacalabria.

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