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Alla luce di quanto dichiarato alla stampa locale, il Sindaco di San Lorenzo, Dr. Pasquale Sapone, sta facendo intravedere un clima di spensieratezza all’amministrazione ed all’intera comunità, come se nulla fosse accaduto e quasi come se nulla possa accadere.
Sembrerebbe che tutto sia stato risolto e che non ci siano più problemi che gravano nella vita del nostro paese, una fiaba che sicuramente prende i natali nella famosa “Isola che non c’è”.
In qualità di capogruppo della minoranza consiliare, mi sembra doveroso fare delle puntualizzazioni dal momento che è lo stesso primo cittadino ad ometterle .
Innanzitutto mi fa molto pensare che il Prefetto di Reggio Calabria, non abbia sciolto il Consiglio Comunale, dopo che il Commissario ad acta da lui designato ha dato l’OK al permanere degli equilibri di bilancio 2012.
Di norma, questo basterebbe ad avviare le procedure per lo scioglimento del Consiglio Comunale come espressamente riportato nell’art.193 del T.U. Enti Locali, comma 4, infatti: “La mancata adozione, da parte dell’ente, dei provvedimenti di riequilibrio e’ equiparata ad ogni effetto alla mancata approvazione del bilancio di previsione di cui all’articolo 141, con applicazione della procedura prevista dal comma 2 del medesimo articolo” ossia nomina di un apposito commissario che si sostituisce all’amministrazione inadempiente. L’art. 141 inoltre sancisce che: “Del provvedimento sostitutivo e’ data comunicazione al prefetto che inizia la procedura per lo scioglimento del consiglio.
Visto che così non è stato per il nostro Comune una domanda mi sorge spontanea: perché il Prefetto non ha avviato le procedure per lo scioglimento? Noi qui ci vogliamo limitare solo ai fatti, ma è Difficile ipotizzare che abbia voluto “sorvolare” dando un’altra possibilità in una situazione del genere; Una situazione che vede un Comune totalmente in panne, dove pende una decisione del Consiglio dei Ministri che tra l’altro dovrebbe arrivare a breve, dove i numeri per Governare sono insufficienti e lo stesso Comune si trova in una situazione di completa “paralisi” della vita amministrativa che ormai va avanti solo con delibere di giunta e dove di una convocazione del civico consesso non se ne sente nemmeno parlare ormai da mesi.
in questa situazione di stallo, Fa rabbrividire l’ostentazione di cotanta sicurezza da parte del Sindaco che, se riproposto in chiave Dantesca potrebbe essere paragonato a Caronte, il traghettatore delle anime dannate. Ma il popolo Laurentino quali colpe ha? E perché deve essere traghettato?
E’ giusto chiarire inoltre che, la decisione dell’opposizione di votare contro al documento contabile non va intesa come un’azione meramente strumentale, come lo stesso Sindaco afferma, ma va letta come un atto di responsabilità politica e dissenso verso l’intero operato della maggioranza.
Sapone, dichiara, accolgo la rivalsa del superamento di questo primo scoglio ma lo stesso dimentica che forse più avanti ci sarà un iceberg che tagliente e agghiacciato potrebbe conficcarsi all’interno dell’amministrazione comunale ed all’intera comunità Laurentina e tristemente far calare a picco questa nave come nei più tristi racconti cinematografici.
Sarebbe triste vedere delle scene di abbandono nave, ma forse l’unica mossa che toglierebbe dall’imbarazzo questa amministrazione è proprio quello di lasciare quelle poltrone di comando alla quale questa amministrazione si sta dimostrando molto legata.
L’unica cosa da fare ora è attendere… ai posteri l’ardua sentenza!
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