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Di Angelina Stillisano
Messa di saluto in onore del viceparroco Don Blaise Maurice della parrocchia di Maria Santissima di Modena.
La solenne celebrazione eucaristica si è svolta nel rinomato Santuario del rione Modena, gremitissimo per la presenza dei vari gruppi parrocchiali e dei fedeli.
Originario del Ruanda, don Blaise è arrivato in Italia dodici anni fa, grazie ad un gemellaggio siglato tra la sua diocesi africana e quella di Reggio Calabria; nel rione Modena, dopo aver completato il suo percorso di studi seminarili, ha svolto per circa otto anni la sua funzione di vice parroco a fianco di don Gianni Licastro. Il 4 Novembre ritornerà nel suo paese nativo, ed essendosi laureato in filosofia l’anno scorso, presso l’Ateneo di Messina, seguirà i giovani seminaristi nelle vesti di formatore, trasmettendo loro la sua stessa sete di conoscenza e di passione. Recentemente il giovane parroco si è distinto per la pubblicazione del libro “Filosofia ed esperienza nel contesto contemporaneo”, edito da Europa edizioni, che traduce il suo appassionato amore per questa disciplina. Nel testo, con onestà intellettuale ed acume, parla della singolarità di ogni uomo e dell’apertura al prossimo come ricerca di una convivenza pacifica tra gli individui, tra i popoli e le culture diverse.
Con la massiccia partecipazione a questa santa messa, animata dall’armonia dei canti, tutto il rione Modena ha voluto esprimere riconoscenza e gratitudine a questo meraviglioso e giovane sacerdote, considerato a ragione la “profezia avverata”, giacchè l’ex ed indimenticabile Don Lillo Altomonte aveva predetto durante il suo sacerdozio la venuta di un padre dalla lontana Africa. Testimonianza del suo generoso ed intenso apostolato nella comunità il suo lodevole impegno svolto in tutti i settori della pastorale: nella liturgia, nella catechesi, nella carità, con i ragazzi e i giovani, con gli adulti, gli anziani e gli ammalati. Per non parlare della sua appassionata e significativa presenza in oratorio, che ha sentito come una realtà irrinunciabile e preziosa per una comunità viva, attenta al bene dei ragazzi e dei giovani.
“Una vera testimonianza di fede autentica e adulta – così ha chiosato Don Gianni Licastro – la perdita di questo suo amatissimo collaboratore, il suo spirito di servizio e di misericordia, la sua mitezza contagiosa, sono state esempio concreto della bellezza della vita cristiana e di un sacerdozio autentico e credibile”.
Don Blaise, visibilmente emozionato e commosso, si è invece così espresso: “Ringrazio tutti per le gioie e il calore trasmessomi, vi porterò tutti nel mio cuore e se in Africa riconosceranno in me qualcosa di buono sarà solo merito vostro, inoltre sull’esempio del Vangelo vi invito ad essere come Zaccheo, ricercando e vivendo la pienezza della misericordia di Dio”.
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