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<<In riferimento ai lavori che stanno interessando il porto di Saline Joniche, agli interventi di ripascimento della costa reggina e a quanto già realizzato per consentire alle piccole imbarcazioni di poter nuovamente utilizzare l’infrastruttura portuale, appaiono infondate le accuse e le preoccupazioni manifestate dall’associazione ANCADIC Onlus tramite il suo referente, il signor Vincenzo Crea.
L’idrovora, acquistata dalla Provincia ed utilizzata prevalentemente per liberare l’imboccatura del porto, si trova ancora in acqua perché è li che deve stare potendo, se serve, operare sempre. E’ perfettamente funzionante, è stata già pagata alla ditta fornitrice e le caratteristiche riscontrate in uso corrispondono a quelle indicate nella scheda tecnica, utili per lo scopo che l’Amministrazione provinciale vuole perseguire. Non vi è, quindi, alcun contenzioso perché non ci sono i presupposti e perché si è soddisfatti del risultato ottenuto.
Il pontone galleggiante, che già nel prossimo mese di ottobre sarà dotato anche della pompa in uso al momento presso il porto di Roccella Jonica, è giunto a Saline a fine giugno e ha lavorato ininterrottamente dal 20 luglio al 21 agosto favorendo l’apertura del porto.
L’utilizzo anche dei mezzi meccanici, scavatori e camion, si è reso necessario per consentire l’immediato utilizzo della sabbia per il ripascimento della costa di Lazzaro, di Bocale, di Pellaro, della zona lido di Reggio Calabria. Non è stato poi possibile assicurare una maggiore profondità lungo tutto il varco aperto perché, in prossimità del molo foraneo, dopo un primo intervento di aspirazione della sabbia, sono stati rinvenuti dei massi di media grandezza, probabilmente posizionati a difesa del porto negli anni scorsi ma non segnalati.
<<La Provincia – dichiara il Vicepresidente Giovanni Verduci – ha voluto compiere una scelta definitiva, non rincorrere più l’emergenza ma dotarsi di una strumentazione che consentirà, una volta a regime, di rendere pienamente fruibile il porto di Saline. Ad inizio estate, l’impegno assunto con gli amministratori locali e con la comunità di Montebello e Melito era quello di aprire e mantenere aperto anche solo un piccolo varco, giusto per consentire alle imbarcazioni di potervi accedere. Nessuno – prosegue Verduci che detiene la delega difesa del suolo e delle coste – ha mai pensato di poter risolvere il problema in così poco tempo. Nessuno ha mai pensato che con l’idrovora sarebbe sparita tutta quella sabbia che si è depositata nel corso degli anni. Per il porto – annuncia in conclusione Verduci – grazie alla giusta sinergia tra Regione , Provincia e Comune di Montebello, è stato redatto un importante progetto che ha già ottenuto il finanziamento e che presto sarà illustrato>>.
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