Saline Joniche (Rc), nasce il fronte del no al carbone

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centrale a carbone

Riceviamo e pubblichiamo:

INVITO A TUTTI I CITTADINI DEL COMUNE DI MONTEBELLO IONICO, DEI COMUNI LIMITROFI, DELL’AREA METROPOLITANA DI REGGIO CALABRIA, DELLA PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA, DELL’INTERA REGIONE CALABRIA

Cittadini,

ancora una volta si sta tentando di perpretare l’ennesima beffa nei confronti delle popolazioni della nostra terra e del nostro territorio: LA REALIZZAZIONE DI UNA MEGA CENTRALE A CARBONE NEL SITO DELLA EX LIQUICHIMICA di SALINE JONICHE.

In questi mesi si è assistito, più o meno indifferenti, ai vari balletti che venivano effettuati nelle sedi istituzionali preposte a dare il via alla realizzazione dell’impianto, certamente portatore di grandi disagi che andranno ad incidere, nel caso malagurato di realizzazione, sulla qualità della vita ed anche della morte di noi tutti e delle popolazioni del nostro territorio e non solo.

Il Governo centrale non ha una posizione chiara, i vari Ministeri competenti hanno posizioni differenziate e tra loro contrapposte.

La regione Calabria, ha già espresso il proprio no al carbone, sarebbe il caso che venga ribadito ulteriormente la propria volontà di chiusura completa alla realizzazione di tale impianto.

La Provincia di Reggio Calabria ha manifestato un orientamento di intenti che non da spazio alla realizzazione della centrale sarebbe opportuno che producesse atti istituzionali.

Il comune di Reggio Calabria e per essa la Città Metropolitana ha manifestato sia in precedenza con l’ex sindaco Scopelliti, sia adesso con il sindaco Raffa, la completa determinazione a opporsi alla sua realizzazione, anche qui sarebbero necessari atti istituzionali.

Il comune di Montebello Ionico, con la vecchia Amministrazione in cui era sindaco l’avv. Nisi, si è fermamente opposto alla centrale a carbone, attivando tutte le iniziative del caso e di sua competenza, per impedire che l’iniziativa della Sei andasse avanti; la nuova Amministrazione, a parte la posizione chiara di qualche assessore di NO al carbone, assume un atteggiamento possibilista che da adito a tanti dubbi ed interpretazioni. E’ vero che in più di un consiglio comunale della nuova Amministrazione si è ribadito il no alla centrale, ma è anche vero che la nomina di una commissione di esperti che dovrebbe illuminarci sulla bontà o meno dell’impianto non è in coerenza alle decisioni prese.

Caso mai ci sia una commissione di esperti che studi l’aspetto scientifico per ribadire il no senza se e senza ma.

Cittadini, è necessaria una presa di coscienza generalizzata sul problema che incombe, come la spada di Damocle, sopra le nostre teste.

NON ASPETTIAMO ANCHE QUESTA VOLTA CHE ALTRI DECIDANO LE NOSTRE SORTI E LE SORTI DELLE GENERAZIONI FUTURE DELLA NOSTRA TERRA.

Cosa fare?

Costituiamo il fronte del NO AL CARBONE

A questo fronte sono invitati ad aderire: tutti i Cittadini e le Associazioni di Montebello Ionico e dei Comuni limitrofi nessuna esclusa, i Cittadini e le Associazioni della Provincia di Reggio Calabria e della Regione Calabria. Tutte le Istituzioni ai vari livelli, Comunali, Provinciali e Regionali.

Il FRONTE DEL NO non ha nessuna colorazione politica, l’unica maglietta che indosserà sarà quella dell’interesse e della salute di tutta la popolazione comunale, provinciale e regionale. Nessuno potrà pensare di strumentalizzarci per scopi diversi da quelli manifestati.

ALLO SCOPO E’ INDETTA PER IL GIORNO 06/11/2010, ore 10,00, PRESSO L’IMPIANTO POLIFUNZIONALE SITO IN SALINE DI MONTEBELLO IONICO IN PROSSIMITA’ DELLO SVINCOLO NORD, UNA PRIMA RIUNIONE PER GETTARE LE BASI PER LA COSTITUZIONE DEL FRONTE DEL NO E PER PROGRAMMARE LE INIZIATIVE DA INTRAPRENDERE PER FAR SENTIRE LA VOCE DEL POPOLO CHE E’ IL VERO SOGGETTO LEGGITTIMATO DEL TERRITORIO.

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Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, E' giornalista pubblicista dal 2008. Vive in Irlanda da circa 10 anni come Digital Marketing Manager, ma porta avanti il giornale con l'aiuto di vari collaboratori che hanno sposato il progetto di Ntacalabria.

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