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Legambiente aderisce alla manifestazione indetta per domani a Montebello Ionico per ribadire il suo No deciso alla realizzazione di un impianto inquinante che oltre rappresentare l’ennesima occasione persa di investimento in innovazione tecnologica e modernità, aumenterà pure il quantitativo di CO2 emessa dal nostro Paese, costringendo tutti gli italiani a pagare le multe fissate dall’Ue nell’ambito degli accordi fissati per la lotta ai cambiamenti climatici.
“Il carbone – ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza – è il combustibile fossile a maggior emissione specifica di anidride carbonica. Questa centrale garantirà quindi solo importanti profitti alle aziende e nessun beneficio alla popolazione, già pesantemente danneggiata da politiche dissennate di gestione del territorio”.
“La centrale a carbone di Saline Ioniche – ha dichiarato Nuccio Barillà del direttivo nazionale di Legambiente – rappresenta l’ennesimo tassello del disegno, coloniale e fallimentare di cattiva industrializzazione della Calabria. Il nostro territorio, nel corso degli ultimi 35 anni, ha subito una cinica devastazione attraverso opere, di grande impatto sull’ambiente e fallimentari sul piano economico ed occupazionale. La via d’uscita, per quanto riguarda il settore energetico, consiste esclusivamente nell’investimento deciso sull’innovazione tecnologica e le fonti energetiche alternative”.
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