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“Bisogna intervenire fattivamente sul porto di Saline per permettere un rilancio dell’intera area”. E’ stato questo il filo conduttore dell’incontro avvenuto nella giornata di sabato nella frazione del comune di Montebello Jonico e che ha visto vari rappresentanti politici discutere di un problema annoso che ancora non è riuscito a dare una risposta fattiva alla vicenda che si è aggravata nel 2001 quando l’insabbiamento dell’imboccatura del porto ha reso vana l’iniziativa turistica di una banchina turistica di diporto.
Adesso sembra finalmente che qualche spiraglio ci sia all’orizzonte come dichiarato anche da Alessandro Nicolò, vicepresidente del Consiglio regionale, che ha affermato che “la rinascita dell’area portuale è uno degli obiettivi prioritari della Giunta Scopelliti. Mi impegnerò fin da subito ad avviare un tavolo di concertazione con l’assessore Gentile, che ha già dato ampia disponibilità, per un rilancio a 360 gradi del porto di Saline, abbandonato da anni di inattivismo da parte del precedente governo di centrosinistra”.
Due i momenti separati dell’assemblea che ha visto la discussione prima all’ingresso dell’area portuale e poi presso la delegazione municipale.
Oltre a Nicolò erano presenti, il vicepresidente della Provincia, Gesualdo Costantino, il sindaco Antonio Guarna, gli assessori Crea e Barbaro, e Domenico Latella, promotore dell’iniziativa e presidente uscente dell’associazione “NauticAmbiente”.
Al momento la Provincia è stato l’unico ente ad intervenire con l’apertura di un varco grazie all’utilizzo di 600 mila euro. Lo stesso vice presidente della Provincia ha specificato un progetto preliminare redatto dagli ingegneri Sterrantino e Filianoti che “prevede l’installazione all’imbocco dell’area portuale di tre idrovore che, attraverso dei tubi di aspirazione, garantiranno il varco di 50 metri. Si tratta di un impianto di bypass delle sabbie a ciclo continuo in grado di mantenere sempre aperto il canale di accesso.”. Inoltre Costantino ha ricordato un progetto del 2007 della Provincia, redatto con l’ingegner Orlando, che è rimasto in sospeso, e che prevedeva la rimodulazione del porto da mercantile a turistico. Un’innovazione che comprenderebbe, altresì, la nascita di un acquario marino, la creazione di un polo per la salvaguardia delle specie faunistiche con il coinvolgimento delle facoltà di Veterinaria e la valorizzazione dell’oasi faunistica del Pantano.
L’impegno è stato ribadito anche da Nicolò che ha affermato che “lavoreremo sinergicamente con la Provincia e il Comune“.
Il sindaco Guarna ha affermato la necessità di una sistemazione definitiva della struttura in quanto “siamo stanchi di 50 anni di chiacchiere. Non ci bastano più le promesse. Adesso bisogna agire. L’obiettivo è anche quello di esortare le gente del posto e le attività produttive per capire cosa dover fare per intervenire”
Latella ha sottolineato l’imprescindibilità dell’installazione di banchine per il rilancio della struttura. «Urgono interventi immediati – ha aggiunto Latella – visto che le prime mareggiate sono dietro l’angolo e quindi il porto ritornerà ad essere nuovamente insabbiato».
Dopo le parole, adesso servono i fatti.
Francesco Iriti
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