Saline Joniche (Rc), il sindaco Sapone dice No alla centrale a carbone

Questo post é stato letto 19440 volte!

pasquale sapone, sindaco di san lorenzo

«Continuo a ribadire che la scelta di creare una centrale a carbone nell’area dell’ex Liquichimica non fa bene al territorio». Pasquale Sapone, sindaco di San Lorenzo, è stato il primo a pronunciarsi nell’allora 16 settembre 2008 contro il progetto della Sei sula centrale a carbone.

Un precursore della videnda con il primo cittadino lauretino che era sceso in campo due giorni primi della famosa partecipazione di tutte le principali istituzioni calabresi alla famosa conferenza dei servizi tenutasi a Roma presso il ministero. «Come ampiamente detto a tempo debito, non condivido questa scelta visti i danni, e le ripercussioni ambientali, – ha dichiarato Sapone – che avrebbe una centrale a carbone sul territorio. Si tratta di una zona a vocazione turistica e bisogna lavorare in tal senso».

Sapone, oltre all’aspetto salutare, aggiunge alle sue motivazioni anche altri aspetti importanti viste «le due sconfitte industriali che l’area dell’ex Liquichimica ha già subito negli anni. Non bisogna andare verso un’altra possibile disfatta, ma cambiare nettamente registro cercando di sviluppare almeno una delle tante proposte – aggiunge il sindaco laurentino – che sono state avanzate da più parti e che mirano alla rivalutazione del territorio». Per Sapone è chiaro «il no alla centrale a carbone, ma resto aperto a qualsiasi altra scelta che miri a non depauperare un bene come la nostra terra e l’area che respiriamo, che rappresenta uno degli aspetti più importanti di questo lembo di paradiso più volte bistrattato da più parti». Il sindaco di San Lorenzo, insieme a quello di Bagaldi, ha “rifiutato” di partecipare agli incontri per la firma di un protocollo d’intesa per la nomina di una commissione d’esperti per la valutazione del progetto della Sei.

Una presa di posizione molto forte rispetto agli altri “colleghi” dei comuni limitrofi che si sono riuniti alcune volte in “giunte allargate” (così le ha definite il sindaco di Montebello Jonico Antonio Guarna ai cronisti) per decidere l’iter da seguire. Innegabile il fatto che gli altri sindaci abbiano la piena facoltà di decidere in merito le sorti dei propri cittadini attraverso un’azione importante per avere più certezze sul futuro della vivibilità dei vari comuni anche se questo non ha scalfito il “credo” di Sapone che ha ribattuto che «non ho ritenuto opportuno agire in tal senso in quanto, insieme agli altri primi cittadini, già a Roma avevamo preso dichiarato il nostro No senza se e senza ma».

Questo post é stato letto 19440 volte!

Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, E' giornalista pubblicista dal 2008. Vive in Irlanda da circa 10 anni come Digital Marketing Manager, ma porta avanti il giornale con l'aiuto di vari collaboratori che hanno sposato il progetto di Ntacalabria.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *