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Continua l’impegno delle Associazioni dell’Area grecanica per dire NO alla costruzione della centrale a carbone. Nel tardo pomeriggio del 27 aprile si è tenuta una nuova riunione del Coordinamento delle Associazioni dell’Area Grecanica, questa volta a Saline, presso i locali parrocchiali. Grazie ad un efficace passaparola la riunione si è trasformata poco a poco in un incontro aperto al pubblico, che ha registrato una numerosa partecipazione di cittadini, desiderosi di collaborare attivamente alla battaglia contro il carbone.
Tra i temi affrontati, i numerosi progetti di sviluppo previsti per l’area dell’ex Liquichimica, di volta in volta promossi dalle varie amministrazioni. Primi tra tutti il risanamento del porto di Saline, finanziato poche settimane fa.
Durante il dibattito, i rappresentanti delle associazioni e i singoli cittadini, hanno avuto modo di condividere proposte e consigli sui modi migliori per raccogliere informazioni e diffonderle sul territorio, ai cittadini ancora ignari sia sui rischi legati alla salute che su quelli che comprometterebbero lo sviluppo sostenibile dell’area.
Diventa sempre più necessario scendere in piazza, trovare occasioni di contatto diretto con la gente. Le prossime azioni saranno dunque rivolte a sensibilizzare non solo la cittadinanza di Saline e dei comuni limitrofi, ma anche gli abitanti di Reggio, che, come sottolineato da alcuni partecipanti giunti dalla città metropolitana, al momento sembrano non dimostrare l’alto livello di attenzione richiesto dalla gravità della problematica.
Intanto, la Pro Loco di Saline ha quasi terminato il suo viaggio itinerante nelle città italiane dove le centrali a carbone sono purtroppo già realtà. Dopo l’ultima tappa a Vado Ligure, sarà realizzato e presentato al pubblico un dvd che raccoglie le testimonianze degli abitanti, dei comitati e della associazioni che vivono quotidianamente le conseguenze legate alla vicinanza di centrali funzionanti col pericolosissimo combustibile fossile.
Presente alla riunione anche Flavio Stasi del Coordinamento Nazionale No Carbone e della Rete per la Difesa del territorio “Franco Nisticò” che ha esternato la necessità di collaborare e fare rete con le altre associazioni italiane e internazionali per mettere insieme esperienze. Con Stasi è stato possibile confrontarsi sulla situazione che vive la città di Rossano (CS), dove si vorrebbe riconvertire a carbone una centrale Enel.
Decisa dall’assemblea, inoltre l’attivazione di un sito internet realizzato dal Coordinamento per informare sulle conseguenze del carbone. Nel frattempo prosegue l’impegno per far valere le ragioni del No al carbone, con altre azioni che saranno stabilite nei prossimi giorni.
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