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“Un milione e duecento mila euro per il miglioramento logistico e funzionale del Porto di Saline Joniche”. E’ quanto afferma il Vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò (Pdl) in merito ad “una serie di interventi stabiliti dal Dipartimento Infrastrutture. Nell’ultimo periodo il porto di Saline Joniche, e l’area circostante aveva visto il contrapporsi tra i due punti di vista circa il progetto della società svizzera Sei che voleva costruire nell’area una centrale a carbone. La Giunta Regionale ha deciso di investire una somma cospicua sull’area dell’ex Liquichimica da anni al centro di controverse “diatribe” sul recupero di questo luogo. Dopo il no da parte della Regione Calabria e dell’ente provincia, nessuno aveva avanzato proposte serie per il rilancio soprattutto del porto che da tempo è in balia della forza distruttrice del mare che ha anche divelto uno dei moli, oltre alla sabbia che parzialmente ostruisce gli ingressi.
“Si tratta di un grande risultato in termini di rilancio e di valorizzazione concreta di un’area – ha continuato Nicolò – a forte vocazione turistica e strategica nell’ottica dello sviluppo complessivo del territorio reggino”.
Naturalmente adesso necessitano i tempi tecnici per vedere l’attuazione di questa annuncio, come dichiarato dallo stesso vice presidente secondo il qualche “bisogna attendere ancora qualche settimana perchè questa programmazione prevista nell’ambito dei fondi comunitari e mirata alla crescita dell’intera area, passi alla fase attuativa. Si tratta di un percorso destinato a vedere quanto prima la luce e che suggella un impegno costante e deciso in questa direzione che ho seguito personalmente”.
L’ultimo intervento visibile ad occhio nudo all’interno del porto è stato effettuato dall’amministrazione comunale di Montebello Jonico che ha previsto l’apertura di un passaggio per le imbarcazioni attraverso il prelievo di una parte della coltre di sabbia che da tempo aveva creato un ostacolo insormontabile con la parte interna della stessa struttura. Un’iniziativa resa necessaria anche per permettere il normale defluire dell’acqua visto che per il porto era caratterizzato da acqua salmastra.
Con questo finanziamento, si metterà in risalto “la valorizzazione di Saline che era tra le priorità del Presidente Scopelliti il quale ha trovato forza in un tavolo di concertazione con l’assessore ai Lavori Pubblici, Pino Gentile che in diverse occasioni, confermando l’importanza di un rilancio a 360 gradi dei Porto di Saline, nella consapevolezza di una realtà segnata da anni di immobilismo istituzionale”.
Adesso non rimane che attendere questo intervento nella speranza che l’intera area, sin dagli anni 70 diventata il simbolo della disfatta dell’industrializzazione del Sud, con il “progetto Colombo”, ritorni a ricoprire un ruolo importante nel panorama reggino e non solo.
“Un’altra prova – continua Alessandro Nicolò – del rispetto degli impegni che il Governatore ha assunto con il corpo elettorale e che ci vede, in qualità di rappresentanti del popolo, seguire da vicino le dinamiche che accompagnano la crescita del territorio, secondo quella politica di ascolto nella quale credo fermamente”.
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