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di Francesco Iriti
La notizia del finanziamento di 1 milione e due cento mila euro per il ripristino del porto di Saline Joniche da parte della Regione Calabria ha ricevuto naturalmente dei pareri positivi in quanto dopo anni di lassismo generale finalmente qualcosa sembra muoversi all’orizzonte per l’area di Saline Joniche.
Il consigliere provinciale Bernardo Russo “scende in campo” dicendo la sua sulla vicenda. “E’ con grande gioia che saluto la notizia del contributo di 1,2 milioni di euro, da parte della Giunta Regionale della Calabria, per rilanciare il porto di Saline Joniche. Finalmente, si intravede la luce in una delle zone più marginali della nostra provincia che, da tempo, reclamava interventi di un certo spessore – ha dichiarato Russo – al fine di potere sperare una inversione di tendenza rispetto al degrado sociale ed economico che la affligge da tempo”.
La situazione di Saline Joniche rappresenta il simbolo di un immobilismo atavico dell’intero basso jonio reggino che “come ho sempre evidenziato, ha una forte vocazione turistica con tutte le sue bellezze naturalistiche e le varie aree sic che la impreziosiscono e la caratterizzano.- ha aggiunto Russo – Il rilancio del porto di Saline è una buona base di partenza per offrire nuove opportunità di sviluppo ed occupazione a tutto il comprensorio e ciò andrà nel senso che ho sempre auspicato cioè rispettando la vocazione naturalistica e paesaggistica del territorio, senza oltraggiare quelle bellezze che il creato ci ha regalato”.
Russo è entusiasta per l’annuncio della Regione Calabria per il quale “non mi resta che porre un grande plauso alla sensibilità ed alla lungimiranza della Giunta Scopelliti, ma ribadisco il mio “no” alla Centrale a carbone che, invece, calpesta le caratteristiche di una delle aree più suggestive della nostra provincia”. Il consigliere provinciale ha voluto rivendicare, nel suo intervento, anche il ruolo dell’ente provincia “la quale ha stanziato ben 500 mila euro per venire incontro al problema dell’erosione delle coste”.
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