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di Paolo Mallamaci
Percorrendo la Salerno Reggio Calabria stamattina mi è sono venuti in mente gli articoli riportati dalla stampa locale sulla classifica del sito internet Tripadvisor che incorona Reggio Calabria nella ‘Top-10‘ delle località turistiche emergenti a livello mondiale. Reggio infatti si posizionerebbe al 5° posto nella classifica generale, al 1° in quella Italiana e al 3° in quella Europea. L’autorevolezza della fonte in materia di turismo mi porta a fare alcune considerazioni proprio ora (sono le 7e 40) che sono fermo incolonnato a Santa Trada a causa del masso che si è staccato dalle pendici dell’Aspromonte proprio nel pomeriggio di ieri e che ha tagliato per l’ennesima volta in due l’Italia. Sono bloccato proprio sul punto in cui dovrebbero essere impiantati i piloni dell’ipotizzato ponte sullo Stretto che dovrebbe collegare la Sicilia con il resto del Continente. E penso… Il mare si staglia all’orizzonte, azzurro e incantevole. Le barchette dei pescatori tratteggiano un quadro dipinto con colori tenui e di innegabile impatto. La Sicilia sembra che si tocchi con la mano, con l’Etna maestosa che si erge imperiosa all’orizzonte La vocazione turistica della nostra provincia è innegabile; abbiamo dunque un bel mare, diverse attrazioni culturali, monumenti di pregio storico ed artistico, i Bronzi che sono una vera forza attrattiva di un turismo elitario e di qualità. Per i turisti che arrivano nella nostra provincia è facile innamorarsi della nostra terra tante sono le bellezze di cui la natura ci ha dotato. Ma poi penso alla mia situazione momentanea di pendolare bloccato in una mulattiera che definire una autostrada è una offesa all’intelligenza delle persone. E mi chiedo: chi riesce ad arrivare a Reggio e come appunto? Raggiungere Reggio oggi è una impresa da titani. Mi rendo conto che siamo tagliati fuori dal mondo, l’autostrada è intransitabile, in aereo bisogna spendere una fortuna per salire sui 4 voli che atterrano nel nostro scalo e puoi giungere al Tito Minniti solo da Milano e da Roma, la ferrovia ci ha soppresso i treni a lungo percorrenza e l’alta velocità è solo un sogno. Poiché questa classifica ci piazza in testa ad una graduatoria che è redatta sulla base del rapporto quantità/qualità, mi chiedo se mai questi signori hanno visitato almeno una volta la nostra provincia e semmai conoscono anche lontanamente qualcosa della nostra città. Lo so, il mio è un esercizio difficile, forse sarò una voce fuori dal coro, ma non riesco ad entusiasmarmi molto su cose cosi frivole e vacue come una classifica che non rispecchia assolutamente la realtà di un contesto che di turismo e di vocazione turistica ha ben poco. Mentre ci insigniamo di tale onorificenza il completamento dell’autostrada che è una necessità improcrastinabile è una utopia e dobbiamo sperare che i nostri figli possano vederla completata; Invece di essere tra le priorità nelle agende di tutti i governi, siamo ad una sola corsia da 5 anni. I lavori che sono iniziati 10 anni fa ci hanno fatto perdere centinaia di giornate di lavoro a noi pendolari, lungo i chilometri di questa arteria.. Una opera del genere, tra questi tornanti e viadotti, dovrebbe impegnare la protezione civile, il genio ferrovieri, l’esercito affinché possa essere ultimata in un tempo ragionevole e invece siamo ancora qui a innervosirci per un masso che taglia in due (di nuovo) il continente. Sono le 9,40, sono arrivato al bivio della statale 18, intravedo le due indicazioni, a sinistra Villa, a destra Scilla, devo decidere dove andare e cosa fare, dietro il serpentone di macchine spinge per inserirsi lungo la costa viola… Scelgo di tornare indietro, svolto in direzione di Villa, torno verso la meta di partenza , una altra giornata di lavoro persa, altri appuntamenti saltati. Però sono con l’animo gioioso e lieto, mi rendo conto che abito ed opero in un territorio che è al quinto posto tra le mete turistiche emergenti . L’aggettivo emergente riferito alla nostra terra mi porta però per assioma a pensare che i paesi emergenti una volta, quando studiavo erano i paesi del Maghreb, del Congo belga, dell’Africa subsahariana. Ma oggi i veri emergenti perché viviamo in una situazione di arretratezza, siamo noi, Appunto, emergenti, ma non come meta turistica
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