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Una borsa di studio a tutti gli alunni iscritti alla prima elementare e alla prima media, per l’anno scolastico 2010-11, e un buono postale fruttifero nominativo a tutti i nati nel 2010.
Così l’amministrazione comunale di S. Ilario dello Ionio, guidata dal sindaco Pasquale Brizzi, apre il nuovo anno ribadendo nel concreto il proprio impegno sulle politiche sociali e per la famiglia. Ai giovanissimi studenti santilariesi sono state destinate delle borse di studio da duecento euro ciascuno per aiutare i genitori a sostenere le spese, sempre crescenti, relative all’acquisto di libri e materiale didattico.
«La scuola, subito dopo la famiglia, è la seconda cellula deputata all’educazione e alla formazione dei cittadini di domani ed è perciò compito delle istituzioni dare un aiuto fattivo nel percorso di studi – dichiara il sindaco Pasquale Brizzi -. La presenza di un istituto scolastico sul territorio rappresenta, infatti, una straordinaria ricchezza da preservare e sostenere con una politica di incentivi e di massima attenzione».
Buono postale fruttifero di duecentocinquanta euro, invece, per un aiuto che si solidifica nel tempo, destinato a tutti i nati sul territorio comunale nel 2010.
«Si tratta di un buono nominativo da fruire al raggiungimento della maggiore età – aggiunge Brizzi -. Vogliamo, in questo modo, offrire ai giovani, nel momento del loro ingresso in società, una piccola base sicura per operare le loro scelte future. Speriamo così di non dover continuare ad assistere a moderni fenomeni migratori, ma piuttosto ad un’inversione di tendenza che freni decisamente lo spopolamento dei piccoli centri».
S. Ilario dello Ionio si propone quindi come cittadina che programma in maniera razionale la propria crescita e, al tempo stesso, si apre all’integrazione culturale e razziale: a gennaio, infatti, sarà convocata per la prima volta la consulta degli immigrati, la cui istituzione è stata deliberata due mesi fa su proposta del Lions Dino Ielasi (coordinatore regionale del progetto); partirà così l’attività di confronto e scambio tra il comune e le varie etnie presenti sul territorio per migliorare una convivenza che arricchisce entrambi.
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