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L´ospedale di Melito Porto Salvo merita la giusta considerazione. Lo impone la situazione sociale, ma soprattutto la straordinaria professionalità dei suoi operatori al servizio di una vasta area geografica e di popolazione residente, come quella grecanica, che si estende fino a Brancaleone sulla costa ionica, e a Roccaforte del Greco, in Aspromonte”.
E´ quanto afferma, in una nota, il consigliere provinciale di Reggio Calabria de I Socialisti, Bernardo Russo. “I tagli che impone il Governo nazionale per fare fronte al debito della sanità calabrese – aggiunge – non può non tenere conto della specificità dell´ospedale Tiberio Evoli, attualmente dotato dei servizi di pronto soccorso, medicina interna, radiologia tac, dermatologia, otorino, oculistica, laboratorio analisi, psichiatria, ginecologia, dialisi, pediatria, ortopedia, urologia, centro trasfusionale e geriatria, tutti reparti pienamente operativi. Negare quindi le opportunità di diagnosi e cura ad un bacino così vasto di popolazione non può essere né condiviso, né accettato”.
“Non si tratta – dice ancora Russo – di campanilismo d´accatto quanto, piuttosto, di valutare le effettive qualità dei servizi resi, unica vera pietra di paragone e di confronto con le altre realtà sanitarie della regione. Melito Porto Salvo é l´unico centro ospedaliero posto a metà strada tra Locri e Reggio Calabria. Nonostante i numerosi interventi programmati dalla Provincia, tutta l´area soffre di condizioni di percorribilità precarie, e la stessa statale 106 ionica è spesso destinataria dei flussi di traffico della Salerno-Reggio Calabria”.
“Ci rivolgiamo quindi al presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti – conclude il consigliere provinciale – perché apra un vero tavolo di confronto con le rappresentanze istituzionali locali”.
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