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RTV sospende le trasmissioni, chiude gli stabilimenti e manda a casa i dipendenti con effetto immediato.
La società lo comunica con profondo sgomento.
La decisione è stata assunta dopo aver constatato che nel passaggio al digitale è stata assegnata una frequenza incompatibile con la normale ricezione da parte di tutti gli utenti del territorio.
Dopo aver conquistato una posizione di grande prestigio nell’assegnazione del numero progressivo 14 grazie al numero di dipendenti, al capitale sociale e ad altri parametri oggettivi gli è stato assegnato un canale, il 45, assolutamente non idoneo perché assegnato ad altra emittente in Sicilia e per questo interferente.
A parere dell’ Amministratore Unico tale assegnazione non risponde a nessun quesito di merito ma ad un criterio incomprensibile e non certo meritocratico.
RTV riprenderà le trasmissioni e riaprirà la sede solo dopo che la giustizia e la correttezza avranno avuto il sopravvento con l’assegnazione di una frequenza praticabile, inoltre RTV annuncia la presentazione di una denuncia all’Autorità Giudiziaria perché appuri se i criteri adottati dal Ministero siano stati oggettivi o meno.
Fatto sta, che al momento, si nega la possibilità ad una fonte d’informazione 1a per dati AUDITEL nella Provincia di Reggio Calabria, di esercitare il proprio diritto e di far lavorare più di 60 persone.
L’Amministratore Unico anche nella sua funzione pubblica a difesa della legalità si dice sbigottito, indignato e fortemente propenso ad abbandonare il campo in quanto del tutto impraticabile.
La legalità stenta davvero a prendere il sopravvento nonostante tutto.
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