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Tappa fondamentale questa di Rosarno per l’evento “Sud – Voci e suoni del Mediterraneo”. Un convegno, quello svoltosi all’Auditorium del liceo Piria di Rosarno, ricco di testimonianze e spunti interessanti sulle tematiche dell’immigrazione. Questo il tema portante del’intero progetto, che si concluderà domenica 30 gennaio con il concerto gratuito di Nino Forestieri al Teatro Cilea di Reggio Calabria.
Perché la storia, per dirla con la scrittrice e giornalista Rai Annarosa Macrì, nel bene e nel male è passata proprio da Rosarno: “Avete avuto questo privilegio di essere al centro di una importante fase storica e ora avete il dovere anche voi di fare un viaggio mentale e mettere l’attenzione sulle tante facce di quel mondo che è arrivato a Rosarno, per capire chi sono, cosa è accaduto e cosa accade”. È questo l’appello che la giornalista rivolge agli studenti che sul tema dei migranti hanno realizzato interessanti progetti multimediali, prendendo spunto dai testi e dalle musiche del cantautore Nino Forestieri. Alla fine, le scuole premiate sono state l’Istituto “Piria” di Rosarno al primo posto, l’Istituto magistrale “C. Alvaro” di Palmi al secondo e l’ istituto professionale per l’agricoltura ”Gemelli Careri” di Taurianova al terzo.
“Da 33 anni – ha continuato la Macrì- faccio la giornalista e la Rai mi ha mandato in giro per l’Europa e in America a raccontare le storie dei nostri emigranti. Non ho fatto in tempo che il mondo è venuto qui, a Rosarno”. Lo spunto è quello del suo libro “Alì voleva volare”, sette storie di emigrazione che diventano paradigma delle tante che si sono intrecciate a Rosarno. “Un paese- ha ribadito Mauro Minervino, antropologo e scrittore- che è diventato un luogo del mondo, per questo non dovete più pensarvi come rosarnesi ma come cittadini di un contesto molto più grande” questo il suo invito, perché anche il fenomeno dell’emigrazione e dei migranti non può essere fermato “neanche dal più grande potere perché scaturisce da un bisogno più forte che è quello di chi vuole migliorare le proprie condizioni di vita perché povero, perseguitato o per qualsiasi altra ragione che non gli consente più di vivere nel suo paese di origine”. Racconta del bisogno di perseguire come obiettivo la dignità, Minervino, perché solo così si può vivere bene al di là poi delle cose che uno si può comprare.
E racconta di una Calabria che invece è ancora ossessionata da una dimensione locale: “Noi calabresi continuiamo a essere ossessionati dall’idea dell’identità, dal ribadire sempre la nostra provenienza, forse perché la nostra è la storia di vinti – spiega l’antropologo – e dobbiamo sentirci accolti”. Un concetto, quella della dignità che viene sottolineato da Nino Forestieri, che è anche professore, sempre a contatto con il mondo dei giovani e con quello dei migranti, alla base del suo impegno sociale e musicale: “La dignità come obiettivo deve essere di tutti, anche di noi calabresi che a volte la nostra dignità ce la mettiamo sotto i piedi e purtroppo l’eredità che lasciamo ai nostri figli non sempre è delle migliori”.
Significativa la presenza del sindaco di Rosarno, Elisabetta Tripodi: “Anche io alla vostra età – ha detto rivolgendosi ai ragazzi in platea – coltivavo l’idea di andare via da qui. Poi sono tornata e da qui è iniziato il mio impegno politico in prima persona. Sono contenta di vedere che questo progetto ha coinvolto tanti ragazzi e le scuole. Il percorso verso l’integrazione passa anche da qui, dalla cultura per cui vi dico leggete e formatevi”. È un intreccio di linguaggi quello che si realizza con questo convegno, dove la musica da pretesto diventa strumento per coagulare interessi e progetti verso la tolleranza e la solidarietà. “Dall’arte scaturisce altra arte – ha ribadito la giornalista Katia Colica che ha moderato l’incontro – dalla musica di Nino Forestieri è scaturito un progetto di grande valenza sociale e di solidarietà come può fare solo la vera arte. Quella di Nino è una piattaforma musicale – ha ribadito la Colica- che ha già radici importanti e che ha rappresentato quindi un ottimo input per il lavoro dei ragazzi”.
Grande merito va sicuramente dato alla preside Maria Rosaria Russo dell’istituto Piria. I progetti video realizzati dalla scuola, al pari comunque di quelli delle tante scuole che hanno aderito al concorso, sono stati un ottimo segnale dell’impegno suo e dei ragazzi che hanno saputo interpretare ottimamente questo viaggio nel mondo dei migranti di Rosarno. “Non dobbiamo dare la responsabilità del futuro solo ai giovani -ammonisce però la Russo- ognuno deve assumersi le proprie”. Alla fine, il messaggio dei ragazzi è quello di una società che non distingua più per il colore della pelle ma, come ribadisce la Russo “di una umanità a colori”. “Le storie dei migranti di Rosarno- ha concluso la Macrì- sono le nostre storie, pezzi di una storia unica che è quella dell’uomo”. Da cui nessuno, insomma si può tirare fuori.
Significativa la presenza di Mamma Africa, Norina Ventre, che ogni domenica dà da mangiare a centinaia di immigrati. “Non sapevo da subito di essere chiamata così – dice con un pizzico di commozione – forse lo fanno perché hanno visto l’affetto di una mamma che si preoccupa di aiutare i suoi figli”. E mamma Africa ora è attesa assieme ad altri ospiti e associazioni per la serata finale al Teatro Cilea di Reggio Calabria, dove il concerto di Nino Forestieri, che presenterà il cd “SUD”, farà da sfondo a un’altra serata di solidarietà e sensibilizzazione sul tema dei migranti.
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