Rosarno, Oliverio visita la tendopoli di San Ferdinando

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Il Presidente della Regione Mario Oliverio- informa un comunicato dell’Ufficio Stampa della Giunta- si è recato presso la tendopoli di San Ferdinando, che raccoglie più di un migliaio di immigrati e nel vicino stabile dismesso in cui sono altre 300 persone, limitrofi ad un altro campo nel quale si conta la presenza di altri 500 immigrati.

“E’ una situazione assurda- ha detto il Presidente Oliverio- non degna del vivere civile. Migliaia di uomini, di donne, di bambini, vivono in una condizione disumana. È necessario un intervento urgente per garantire le condizioni minime ed i servizi essenziali quali acqua, energia, servizi igienici, ma contemporaneamente bisogna lavorare per cancellare realtà come quella di Rosarno, attraverso un progetto di accoglienza degno di questo nome. Con il Prefetto di Reggio Calabria, dottor Sammartino abbiamo concordato un percorso per fronteggiare l’emergenza ed attivare un intervento umanitario. Pur non avendo competenze come Regione- ha proseguito- se non per la parte relativa al servizio sanitario, è nostra intenzione assumere l’attenzione necessaria rispetto a situazioni come questa che non ammettono indifferenza e tanto meno atteggiamenti pilateschi.”

“Ho chiesto direttamente al Prefetto Morcone- ha detto ancora Oliverio-, responsabile nazionale del fenomeno dell’immigrazione presso il Ministero dell’Interno, di assumere una iniziativa specifica sulla realtà di Rosarno al fine di fronteggiare le emergenze attraverso la fornitura di strutture come tende, container ecc, idonee al ricovero di tanti uomini, donne e bambini e la attivazione delle misure necessarie a garantire elementari condizioni di vita civile. È chiaro che le misure per fronteggiare l’emergenza devono essere collocate in un programma che deve realizzare l’obiettivo di cancellare la vergognosa realtà degli attuali campi lager attraverso la realizzazione di una accoglienza civile e diffusa sul territorio. Tutto ciò deve accompagnarsi all’ affermazione di una condizione di legalità e di regolarità per quanto riguarda il mercato del lavoro. Le aggressioni violente verificatesi in queste settimane- ha proseguito Oliverio- impongono di alzare l’attenzione ad ogni livello affinché mai più si verifichi quanto è avvenuto qualche anno fa a Rosarno. La nostra è una regione civile e nel Dna del popolo ha il valore dell’accoglienza.”
“Noi vogliamo e dobbiamo essere aiutati a fare dell’accoglienza una pratica diffusa- ha sottolineato infine il Presidente della Regione- nel rispetto dei valori umani e della dignità di tanti uomini, donne e bambini che hanno il solo torto di essere stati costretti ad abbandonare la loro terra.”

Oliverio, accompagnato dal responsabile della Protezione Civile della Regione Carlo Tansi, da Giovanni Manoccio, delegato del presidente all’immigrazione, dal vicepresidente del Consiglio Regionale Francesco D’ Agostino, dal capogruppo Pd in Consiglio Regionale Sebi Romeo, dal capogruppo Sel in Consiglio Regionale Giovanni Nucera, si è a lungo intrattenuto con alcuni degli immigrati presenti, raccogliendone voci e testimonianze. Ad affiancare il presidente nelle visite sono stati Bartolo Mercuri, presidente del centro di aggregazione sociale, casa di accoglienza “il Cenacolo” che gestisce la tendopoli e don Roberto Meduri della parrocchia “Bosco” di Rosarno che hanno riferito delle difficili condizioni all’interno degli spazi ed i numerosi problemi che presentano.

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Author: antonio.albanese

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