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di Domenica Bumbaca
Calabresi e romani uniti sotto un unico evento: “Roma Tarantella Festival”. Il festival che … incontra il Sud. Due giornate di musica che omaggeranno la Calabria, con le sue radici ionico- reggine e le sue tradizioni.
Sotto la direzione artistica del cantautore italiano, amante e ormai calabrese d’adozione, Eugenio Bennato (Tarantapower) , Roma si appresta ad assistere ad un evento unico che richiama la musica popolare del Sud d’Italia e il nuovo sound che sta nascendo grazie all’evoluzione dei ritmi, delle voci, dei canti e delle ballate dei calabresi. Artisti, musicisti e cantanti che saliranno sul palcoscenico romano per cantare e diffondere “la calabresità”.
Nomi di rilievo che, senza troppa esaltazione e risonanza mediatica ma con l’essenza della passione, quella vera del suono e della parola, metteranno in mostra il loro cuore, le loro origini, il loro canto.
Gli Scialaruga, Francesco Loccisano Quartet Battente italiana, Mujura, Mimmo Cavallaro & Taranproject, insieme per il concerto del 9 luglio che vedrà la presenza dello special guest Bungaro e la partecipazione di Roma Tarantella Orchestral. Il festival romano, gemellato con il Comune di Caulonia e Kaulonia Tarantella Festival, presenterà una Calabria diversa, quella dell’amore per la propria terra, quella del sudore dei lavoratori, dei sogni degli artisti, dei balli a piedi nudi.
Chitarre, mani unite, fisarmoniche e tamburelli che si intrecceranno con le immagini suggestive dei comuni della Calabria che verranno proiettate durante l’evento romano. Alla manifestazione Made in Calabria, si aggiungeranno momenti formativi che richiameranno lo studio della musica. All’interno di Villa Carpegna si potranno seguire i corsi di danze e strumenti popolari della tradizione a cura della società “Tamburi a cornice”, il seminario di avvicinamento al tamburello nella “tarantella calabrese” condotto da Enrico Gallo, il seminario su “chitarra battente” di Francesco Loccisano.
Parteciperanno noti artisti del calibro di Enrico Gallo, musicista specializzato in strumenti a percussione etnici. Sempre Francesco Loccisano presenterà un seminario sull’uso solistico della chitarra battente. Questo seminario è la sintesi di un percorso che ha visto Francesco precursore nell’intuire le potenzialità espressive di questo strumento, elaborando profonde innovazioni delle tecniche esecutive e proponendo la chitarra come possibile riferimento di nuove composizioni contemporanee.
La danza della tarantella calabrese, sarà un altro laboratorio romano con Mico Corapi (detto Micu da Gejusa). I suonatori tradizionali di tutto il mondo, si sono sempre avvalsi di oggetti di recupero ed allora entra in scena Gian Michele Montanaro, esperto di tamburello italiano e canto tradizionale, straordinario conoscitore degli stili ritmico-melodici tradizionali del centro–sud Italia, con il corso “I cucchiai nella musica tradizionale”.
Si passerà al “tamburello moderno” con Andrea Piccioni che presenterà il suo stile sul tamburello e la sua personale elaborazione tecnica e stilistica. La Capitale è pronta ad accogliere l’8 e il 9 luglio nella piazza di Villa Carpegna la grande e travolgente “onda calabra” che coinvolgerà la notte romana.
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