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Ecco la nota stampa diramata dai Carabinieri:
I Carabinieri di Reggio Calabria, supportati da un velivolo dell’8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia e di unità cinofile del G.O.C. Vibo Valentia, dalle prime ore della mattina odierno darà esecuzione a 27 (ventisette) ordinanze di custodia cautelare (25 in carcere, di cui una da eseguirsi in provincia di Verbano-Cusio-Ossola ed un’altra in Massa Carrara e 2 agli arresti domiciliari), emesse dal GIP di Reggio Calabria nei confronti di soggetti, a vario titolo indagati per associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, traffico di armi e di sostanze stupefacenti, inseriti nell’ambito di compagini mafiose operanti nei territori di Roccaforte del Greco (RC) e Roghudi (RC).
L’indagine trae origine da un evento occorso l’8.04.2004 allorquando due sicari a bordo di una moto provento di furto esplodevano numerosi colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di SPANO’ Teodoro cl. 1958, personaggio ritenuto legato alla vecchia cosca PANGALLO-MAESANO-FAVASULI operante in Roghudi (RC) e Roccaforte del Greco (RC). Nella circostanza, SPANO’ scampava fortunosamente alla morte perché, in quello stesso luogo, transitava una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Bagaladi (RC) che si portava all’inseguimento dei due, distogliendoli dal loro proposito criminale. Mesi più tardi, il 28.09.2004, a Roccaforte del Greco, veniva ucciso PANGALLO Antonino cl 1970, detto “U chiumbinu”, personaggio di accentuato spessore criminale referente per la cosca PANGALLO-MAESANO-FAVASULI.
Sui due episodi si avviava un’attività info-investigativa finalizzata ad individuarne i responsabili e preordinata a delineare il nuovo assetto mafioso in cui veniva a trovarsi il vasto territorio sul quale due pericolosi sodalizi (ZAVETTIERI, da un lato e PANGALLO-MAESANO-FAVASULI, dall’altro) avevano imposto la loro influenza criminale.
I precedenti fatti di sangue, comunque, non determinavano la riapertura tra i predetti gruppi criminali della faida che, conclusasi nel 1998, aveva mietuto oltre 50 vittime (c.d. “Faida di Roghudi”, cessata nel 1998 grazie alla mediazione del potente boss MORABITO Giuseppe da Africo -RC- detto “Tiradritto”, circostanza emersa in termini investigativi nell’ambito della vicenda giudiziaria scaturita in seguito all’operazione “Armonia”).
Ambiti d’operatività della nuova consorteria ZAVETTIERI e PANGALLO-MAESANO-FAVASULI sono, tra gli altri, il traffico di sostanze stupefacenti nel territorio della provincia di Reggio Calabria, con dei terminali anche nella zona dell’Ossola (provincia di Verbano Cusio Ossola, nel cui territorio verrà eseguita una delle 25 OCCC), la gestione illecita degli appalti pubblici nel comune di Roccaforte del Greco mediante intimidazione le estorsioni ed il traffico di armi.
L’attività investigativa ha inoltre consentito di accertare l’identità di uno degli esecutori che, in data 08.04.2004, attentava alla vita di SPANO’ Teodoro, anche quest’ultimo colpito dall’odierna misura cautelare con l’accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso.
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