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di Francesco Iriti
Una fiaccolata per ricordare le vittime della SS.106. La comunità di Roghudi si è fermata a riflettere sul significato della vita per ricordare tutti coloro che purtroppo hanno perso la vita lungo la strada maledetta “della morte”.
Molti gli appelli che si sono succeduti durante la notte nei confronti di coloro, le istituzioni in primis, dovrebbero intervenire per evitare questa mattanza. “Basta “fiori” sull’asfalto. Ce ne sono troppi…..diamo precedenza alla vita” è stata una delle frasi più volte ripetute durante la fiaccolata partecipata organizzata dalla parrocchia Maria SS Annunziata e S.Nicola di Bari su input del prete Don Giovanni Zampaglione che, alla vigilia, aveva dichiarato che <<questa fiaccolata é stata fortemente voluta dalla Parrocchia per dare un messaggio forte.
I motivi della morte di tante persone nella statale le conosciamo tutti – continua Don Giovanni . A me preme dire che con questa fiaccolata la comunità di Roghudi, assieme ai paesi limitrofi che parteciperanno vuole dire BASTA “fiori” sull’asfalto bisogna dare precedenza alla vita>>.
” Lunga e dritta correva la strada”…Così inizia il testo dei Nomadi della “Canzone per un’amica” che poi prosegue che ” Non lo sapevi che c’era la morte quel giorno che ti aspettava ….. Non lo sapevi che c’era la morte , quando si é giovani é strano…”che è stata proiettata con immagini inerenti a Nunzio Siviglia, un giovane ben voluto nella comunità che purtroppo ha perso la vita durante un terribile incidente che si è verificato in quel di Siderno in un pomeriggio mentre si recava insieme ad altre tre persona a seguire gli allenamenti della squadra del paese. La sua assenza ancora oggi non si percepisce grazie al ricordo che in tanti hanno di lui.
La scelta non è casuale in quanto è avvenuta con il primo anniversario della scomparsa di Nunzio Siviglia celebrata ieri mattina a Roghudi.
Durante il tragitto, dove ha preso la parola anche il sindaco Zavettieri, è stato recitato il rosario (misteri dolorosi) mentre prima dell’arrivo sono state fatte volare delle colombe e dei palloncini. La fiaccolata è continuata dentro la chiesa dove è stata letta la preghiera ” Vivi la vita” di Madre Teresa di Calcutta .
Nel corso della serata sono stati ricordati anche il giovane geometra di Stinò, Benedetto Natale, deceduto alcuni giorni fa, Giovanni Caridi (Brancaleone Marina), Domenico Caristo ( Bruzzano Zeffirio), e la stessa madre di Don Giovanni Zampaglion, deceduta in un incidente stradale a Reggio Calabria.
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