Roghudi (RC), i Borghi Solidali incontrano l’Università

i borghi incontrano l'università

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La primavera fiorisce di appuntamenti nei Borghi Solidali. Giovedì 29 marzo lo Spazio-Fiera di Roghudi Nuovo ha ospitato un altro meeting seminariale, che ha avuto come protagonista l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria: un primo incontro che preconizza la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con l’Agenzia dei BS, per una prossima e imminente collaborazione, intensa a proficua, sui territori di progetto dell’Area Grecanica.

L’Architetto Rocco Lazzaro, Direttore ma anche Professore di Scenografia dell’Accademia, ha tenuto una tavola rotonda sul tema “Quinte sceniche urbane”, nell’ambito del VI appuntamento con gli In-seminari sostenibili. L’incontro, incentrato su esperienze di fattibilità di rigenerazione urbana, ha analizzato i temi del Teatro di Strada, inteso quale forma artistica completa per una via possibile di ri-animazione dei Borghi dell’Area Grecanica. “Questo tipo di rappresentazione teatrale – spiega l’arch. Lazzaro – in quanto presentata in un luogo pubblico all’aperto, è in grado di coinvolgere l’ambiente circostante in tutte le sue componenti, paramenti architettonici e naturalistici, interagendo con essi, con il pubblico e con la situazione sociale in cui sono inseriti, senza per questo dovere rinunciare alle più alte forme drammaturgiche. Nel senso esteso del termine – continua l’arch. Lazzaro – nella definizione di teatro di strada si includono anche le arti plastiche, le performing arts, la videoart, il light design e la musica, un intero settore che può divenire determinante per la rivitalizzazione dei nostri borghi, specie se connesso all’importante opportunità di sbocco professionale che può dare ai nostri giovani artisti, come già avviene in Francia, per esempio, che è uno dei paesi trainanti nel settore e che sta investendo notevoli risorse economiche.”

Santo Marra, moderatore dell’iniziativa seminariale, ha riportato alcuni elementi contestuali, evidenziando che molte sono le aree che, a partire dagli anni ’60, sono state edificate in deroga alle migliori regole urbanistiche, spesso a seguito di calamità naturali, o peggio ancora sviluppatesi in pieno abuso edilizio, restituendo alle comunità, non sempre incolpevoli, un costruito senza alcun valore estetico, spesso privo di servizi essenziali, mancanza di adeguati spazi verdi, con forzata convivenza tra funzioni diverse spesso incompatibili tra loro. “È auspicabile pertanto – continua Santo Marra – percorrere la via dell’arte, ancorché ispirandosi ad alcune esperienze similari, che dimostrano che è possibile delineare processi di rigenerazione urbana (o di riciclo urbano) a basso impatto e a totale reversibilità, rispetto ai quali è facile comprendere i fattori di “convenienza” per le comunità locali.

Il Direttore Rocco Lazzaro, al termine dell’incontro, con un gruppo di suoi studenti, accompagnato dal team dell’Agenzia dei Borghi Solidali, ha percorso le vie di Roghudi Nuovo osservando e immaginando quali potranno essere i loro contributi, dagli oggetti alle quinte sceniche di teatri possibili, siano essi edifici, piazze o come semplici elementi di arredo urbano, per contaminare d’arte quegli ambiti urbani, al fine di restituirne rinnovata immagine e maggiore pulsione di vivibilità.

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Author: Cristina

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