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Il nuovo codice degli appalti al centro del Convegno organizzato dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Reggio Calabria, ieri a Roccella Ionica.
La normativa, in corso di approvazione al Parlamento, consentirà uno snellimento delle procedure con le quali oggi, sono gestiti i lavori pubblici.
All’ex Convento dei Minimi, uno dei primi appuntamenti di riflessione sul testo delegato, alla presenza di un parterre di eccezione.
Iniziando da Pierluigi Mantini, docente di diritto al Politecnico di Milano e membro della Commissione di Studio del Governo sul recepimento delle Direttive europee.
«Il nuovo codice degli appalti contiene elementi importanti per consentire maggiore trasparenza e partecipazione alla concorrenza nelle gare delle commesse pubbliche – ha dichiarato. Consentendo l’accesso a un mercato aperto e concorrenziale anche alle piccole e medie imprese. In Italia c’è l’esigenza di una forte semplificazione normativa, in una settore che è considerato un enigmistica giuridica e rispetto al quale l’Italia deve adeguarsi, entro aprile 2016, all’Europa.
Molti sono gli aspetti tecnici del Codice che però si apre a valutazioni di impatto sociale che garantiscono sul lavoro, sul rispetto dell’ambiente e sui tempi e l’efficacia degli interventi».
Per il Presidente dell’ordine degli Architetti della Provincia di Reggio, Paolo Malara «la nuova legge sugli appalti è l’occasione per un’inversione di tendenza per ridare alla realizzazione delle opere pubbliche una visione strategica di trasformazioni di qualità della città e del territorio.
Il testo pone l’accento sulla qualità del progetto, modificando le regole attuali, introducendo il Concorso di progettazione per le opere d’architettura, l’offerta più vantaggiosa in sostituzione del massimo ribasso per la scelta dei professionisti ai quali affidare un incarico e la limitazione dell’appalto integrato ai soli casi nei quali la componente tecnologica ha una prevalenza superiore al 70%. Inoltre va ripristinato il fondo di rotazione per la progettazione, indispensabile alle pubbliche amministrazioni per programmare la propria attività. E’ fondamentale eliminare la scelta dei professionisti, ai quali affidare gli incarichi di progettazione, basandosi sul loro fatturato e sui dipendenti, favorendo nella nuova legge la partecipazione alle gare dei giovani professionisti, valorizzando idee e progetti per la realizzazione di opere di qualità a servizio della comunità».
Il Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Nicola Irto, non ha alcun dubbio.
«La Calabria deve essere un modello di applicazione e di sperimentazione, con incontri e dibattiti pubblici, della normativa che a breve sarà varata dal Governo. Questo di Roccella è tra le prime occasioni di presentazione della Legge delega e noi dobbiamo essere pronti, come assemblea regionale, ad adeguare la legge per essere da subito pronti con l’utilizzo del Codice. In una regione in cui il malaffare impera e proprio nel settore dell’edilizia, segna le maggiori irregolarità. Senza contare che siamo il territorio con le più numerose opere infrastrutturali rimaste incompiute e rispetto alle quali serve una risposta tempestiva e certa anche da parte della politica».
Per il Procuratore Giuseppe Lombardo, da tempo alla guida di importanti indagini nel settore gli appalti pubblici: «Le irregolarità riscontrate negli appalti si evidenziano più nella fase di esecuzione dei lavori e non nella fase di gara. Tra gli aspetti positivi della nuova legge la nomina pubblica del direttore dei lavori, oltre a una serie di criteri oggettivi che limiteranno la corruzione».
Ospite anche il relatore del testo al Parlamento, il Senatore Paolo Esposito (PD) che ha ribadito le inefficienze, in termini di consegna dei lavori e di dispendio di denaro pubblico, inevitabili con l’attuale legislazione. Un problema che si è reso evidente per la Maddalena, l’Expo e la ricostruzione dell’Aquila. «Senza considerare – ha affermato – che con i commissari, presi da un unico elenco, garantito dall’agenzia anticorruzione, si affermeranno i criteri della legalità e trasparenza sentiti più che mai necessari, oggi, nel nostro Paese».
L’iniziativa, che ha riscontrato un enorme successo di presenze, è stata salutata positivamente sia dal Sindaco di Roccella, Certomà, che da Giorgio Imperitura, presidente dell’Associazione Comuni della Locride che si sono fatti promotori di altre iniziative in grado di potenziare il turismo culturale del territorio.
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