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A seguito della vicenda delittuosa accaduta a Buenos Aires nella notte tra il 26 e il 27 novembre scorso e di cui è rimasto vittima il ventinovenne cittadino italiano Carlo Iannuzzi, programmatore informatico laureatosi all’Università della Calabria e residente a Roccella Ionica, si è costituito il Comitato “ElPuente per Carlo”.
Il Comitato è presieduto da Francesco Ieraci, ha sede a Roccella Ionica e sarà presentato all’opinione pubblica sabato 19 dicembre 2015, alle ore 17.oo, presso l’ex Convento dei Minimi di Roccella Ionica.
Poiché Carlo Iannuzzi versa in stato di malattia a causa di un trauma cranico encefalico grave presso l’Hospital Italiano di Buenos Aires, una clinica privata scelta dopo che l’ospedale statale dove è stato inizialmente ricoverato si è dimostrato insufficientemente attrezzato per affrontare l’emergenza, e poiché i tempi di degenza e recupero si prospettano lunghi e non senza fatiche, il Comitato nasce con le seguenti finalità stabilite già nell’Atto Costitutivo e ribadite nello Statuto:
“Il Comitato ha lo scopo di raccogliere e gestire fondi da destinare alle cure mediche del sig. Carlo Iannuzzi e alle connesse necessità che siano fatte presenti dallo stesso o dai suoi prossimi famigliari. In considerazione dell’interesse mediatico e del coinvolgimento di Istituzioni politiche e sociali determinati dalla vicenda citata in premessa, il comitato ha altresì lo scopo di curare, in completa sinergia e, all’occorrenza, previa autorizzazione e/o delega dei famigliari, la sfera di interessi e situazioni giuridiche afferenti alla persona, al nome e all’immagine del sig. Carlo Iannuzzi e della sua famiglia”.
Al cospetto delle Istituzioni e dell’opinione pubblica, che stanno dimostrando prezioso interesse nei riguardi della causa ma che non hanno prodotto atti a garanzia di alcuni diritti e libertà, il Comitato “ElPuente per Carlo”si impegna, in accordo con la famiglia, a rivendicare e a esercitare il legittimo diritto alla salute e alla cura nei confronti del cittadino italiano Carlo Iannuzzi, nonché a rivendicare la libertà umana di movimento che non può essere affatto messa a rischio da pretestuosi atti di violenza eseguiti nella sospensione delle regole e del comportamento comuni agli uomini.
Nelle prossime ore saranno attivi una pagina Facebook e un conto corrente aperto presso Poste Italiane. Tutti i cittadini interessati, che colgano nei fatti di Buenos Aires un contesto di azione in cui operare con le energie di cui dispongono, anche a tutela dei progetti della famiglia di Carlo Iannuzzi di vederlo rientrare sano in patria, sono invitati a partecipare alla conferenza stampa e a prendere contatto con il Comitato.
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