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“Questo Comitato sarà sciolto da Carlo quando tornerà a Roccella”.
Così ha concluso il presidente di “El Puente per Carlo”, Francesco Ieraci, durante la conferenza stampa di sabato 19 dicembre.
Un’esternazione che testimonia lo scopo essenziale del Comitato, ovvero quello di riportare Carlo Iannuzzi sano a casa. Com’è noto Carlo, in seguito al tentato omicidio subito nella notte tra il 26 e 27 novembre scorso, è ricoverato all’Hospital Italiano di Buenos Aires da ormai 24 giorni e le sue condizioni restano quelle di un paziente critico, di un soggetto non autonomo nel complesso delle funzioni psicofisiche, che viene fuori da quasi venti giorni di terapia intensiva in seguito a un intervento di craniotomia (rimozione di parte dell’osso cranico al fine di facilitare il drenaggio del sangue).
Il Comitato “El Puente per Carlo” nasce con lo scopo di raccogliere fondi per le cure mediche di Carlo e per tutelare i suoi interessi davanti ai media e alle Istituzioni politiche, tanto locali quanto nazionali, anzitutto per ciò che concerne il legittimo esercizio del diritto alla salute e alla cura.
Ad oggi non esistono atti politico-istituzionali che, nel rispetto delle norme, garantiscano l’assistenza sanitaria a un cittadino italiano rimasto vittima di un evento grave ed eccezionale come l’atto delittuoso di Buenos Aires. Il Comitato ha già avviato la raccolta fondi, nei prossimi giorni sarà attivo un conto presso Poste Italiane i cui estremi saranno comunicati attraverso la pagina Facebook.
La medesima pagina funzionerà da fonte primaria di informazione circa il caso Iannuzzi.
Da registrare, nel corso della conferenza stampa, l’intervento del padre di Carlo, Pino Iannuzzi, che ha voluto ringraziare quanti finora si sono dimostrati vicini alla sua famiglia manifestando grande solidarietà. Tra gli altri ha preso la parola anche il sindaco della città, Giuseppe Certomà, che ha offerto il sostegno dell’amministrazione comunale alla causa e ha espresso la sua vicinanza alla famiglia Iannuzzi. In sala, all’ex Convento dei Minimi, tantissimi cittadini e molti rappresentanti del tessuto associativo roccellese, una delle sfere di appartenenza di Carlo Iannuzzi.
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