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Il Jazzy Christmas di Roccella Jazz Festival ha ospitato domenica 27 dicembre, alle ore 12.30 presso l’ex Convento dei Minimi, la conferenza stampa di presentazione di TAI Small Crowd della TAI NO-ORCHESTRA. Ad introdurre il progetto Roberto Masotti, artista visivo e fotografo tra i più stimati in ambito internazionale legato da un rapporto di collaborazione molto intenso con lo storico festival di Roccella, come hanno ricordato i direttori artistici Paola Pinchera e Vincenzo Staiano. Coadiuvato da Massimo Falascone, Roberto Del Piano, Filippo Monico e da Gianluca Lo Presti, Masotti ha spiegato i principi cardine che muovono le fila della TAI NO-ORCHESTRA, un organico atipico che conta una trentina di elementi distribuiti sul territorio nazionale (www.orchestratai.com) che tenta di far galleggiare su immaginarie mappe musicali oggetti, strumenti acustici o elettronici e visioni e colori. I componenti, in perenne viaggio esplorativo, si cimentano in improvvisazioni più o meno estreme e soprattutto pure. Improvvisazione che non è solo sonora, ma anche visiva. Quella visuale è parte integrante fondamentale del progetto: la manipolazione di video e immagini avviene in tempo reale, in modo del tutto simile a quello dei musicisti. D’altro canto potrebbe essere riduttivo, in quanto questa è spesso anche sonora dato che il video porta con sé i suoni originari. TAI NO-ORCHESTRA si dirige quindi verso avventure in terre sconosciute o comunque non conosciute del tutto, come suggerisce lo stesso acronimo TAI – Terra Australis Incognita. Avventure estreme, ma piacevoli da ascoltare, in cui l’ego di ogni artista non prende il sopravvento, ma come in un collettivo, porge l’orecchio e lo sguardo all’altro e sviluppa un percorso comune. Tutto ciò avviene con una grande percezione dello spazio fisico all’interno del quale si svolge l’atto performativo: si tratta di una reale esplorazione sonora di un luogo, con i musicisti che fisicamente si muovono nello spazio e si sintonizzano ognuno sulle frequenze dell’altro. TAI–NO Orchestra è un collettivo aperto, un vero e proprio movimento artistico. Alla conferenza stampa erano presenti anche autorevoli critici musicali quali Gianmichele Taormina, Vincenzo Fugaldi, Claudio Fusacchia e Vittorio Pio.
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