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Il Responsabile del Settore Tecnico Interprovinciale del Provveditorato alle OO.PP. di Catanzaro con nota dello scorso 4 ottobre diretta alla Direzione Generale per le Infrastrutture Stradali, al Comune di Motta San Giovanni, a questo Comitato e all’Ufficio per le Opere Marittime per la Calabria di Reggio Calabria, ha riferito che a seguito di apposito “accertamento sopralluogo” eseguito nel tratto urbano di SS 106 di Lazzaro è stato riscontrato che le problematiche in precedenza rilevate e più volte segnalate da questo comitato persistono.
All’amministrazione comunale di Motta San Giovanni è stato sottolineato ancora una volta la necessità di attuare ogni possibile iniziativa a salvaguardia della sicurezza del transito veicolare e pedonale sul tratto stradale in questione, tenendo anche presente la possibilità di intensificare i controlli di polizia urbana al fine di evitare l’uso improprio o indisciplinato della strada, quale ad esempio la sosta non regolamentare dei veicoli, le inversioni abusive del senso di marcia o il superamento dei limiti di velocità consentita del senso di marcia, richiamando l’attenzione sulle responsabilità al riguardo gravanti in capo all’ente proprietario. Il prefato Settore chiede al Comune di essere informato sui provvedimenti adottati.
Dal sopralluogo esperito è emerso che a tutt’oggi nulla è cambiato, ma perdura l’inottemperanza a quanto stabilito con il verbale e l’incontro del 27 luglio 2010, disposto dalla Direzione Generale per le Infrastrutture stradali su richiesta del Capo della Segreteria Tecnica del Ministro, prof. Emilio Brogi. Inoltre, a tutt’ oggi la situazione già ampiamente descritta permane ed è stata rilevata dai diversi sopralluoghi effettuati. Allo stato attuale si evidenziano le seguenti situazioni:
“”la segnaletica stradale sia orizzontale che verticale sul tratto ispezionato risulta carente, deteriorata e poco visibile; assenza di sistema di protezione a tutela degli abitanti prospicienti la strada statale lato mare dello spartitraffico di cemento a forma di aiuola di margine alla carreggiata, posto in curva facilmente scavalcabile in caso di incidente o perdita di controllo del mezzo; i pozzetti d’ispezione posti sulla 106 risultano sconnessi o mal collocati; insufficienza di attraversamenti pedonali alla periferia Nord; l’assenza di corsie di canalizzazione per le manovre di deviazione ed immissione; sussistono fermate dei mezzi pubblici di linea anche in curva che non garantiscono la sicurezza dei passeggeri; risultano numerose e frequenti le infrazioni di automobilisti indisciplinati (inversione di marcia, sorpasso in presenza di scuole e di segnaletica orizzontale (linea o doppia linea continua), con maggiori pericoli per la pubblica incolumità; assenza di pulizia delle cunette ai margini della strada; esistono segnali verticali che obbligano a direzioni consentite “Dritto e a destra” e nel contempo si autorizza l’inversione di marcia a 100 metri, esattamente al bivio stazione ferroviaria ove l’inversione è vietata dal Codice della Strada doppie strisce continue longitudinali e dal precitato cartello. Per quanto attiene l’eliminazione delle barriere architettoniche e lo smaltimento delle acque piovane, risultano scarsamente efficaci, con pericolo di allagamento al sottopassaggio FFSS, adiacente alla scuola elementare per mancanza di sistemi di smaltimento delle acque meteoriche e la fondamentale pulizia dello stesso”””.
E’ evidente che la situazione nel tratto di strada statale in questione se non allarmante è sicuramente preoccupante. E se di fronte all’accertata condizione di pericolo per la pubblica e privata incolumità appare grave l’inerzia dell’Amministrazione comunale, ancor più grave appare che il medesimo Ente attraverso il proprio Ufficio tecnico abbia riferito alle Istituzioni l’avvenuta esecuzione dei lavori nel tratto di strada in questione. Giova ricordare che sin dal 2003 i funzionari della Direzione Generale per le Infrastrutture Stradali e la polizia stradale di Reggio Calabria hanno indicato all’ANAS e all’Ente comunale le opere necessarie da realizzare e le verifiche da eseguire a soluzione delle problematiche in questione.
Non riusciamo a comprendere quali motivi spingono l’ Ufficio tecnico comunale a rilasciare tali certificazioni e la giunta comunale ad avvalorare l’avvenuto adempimento degli interventi.
Infatti, la Direzione Generale per Infrastrutture Stradali, lo scorso 9 settembre ci trasmetteva una nota con la quale il Condirettore Tecnico dell’ANAS S.p.A di Roma forniva i richiesti chiarimenti comunicando, tra l’altro, che il Compartimento per la viabilità della Calabria lo scorso 7 febbraio aveva partecipato ad un incontro tenutosi in Prefettura di Reggio Calabria, finalizzato ad enucleare tutte le problematiche sollevate, negli anni, da questo Comitato, relative alle condizioni del tratto stradale in argomento. In quella Sede, il Sindaco del Comune di Motta SG confermava l’impegno comunale a eseguire i lavori già deliberati nel mese di luglio 2010 dalla Giunta comunale che riguardavano “ la messa a norma della cartellonistica stradale nel tratto dal KM 17+730 al Km. 18+550 e dal Km 19+870 al km. 20+670 Ss 106” e come riferito dall’ANAS, lo scorso 24 il competente ufficio tecnico comunale certificava che gli interventi erano stati completati.
I lavori deliberati nel mese di luglio 2010 dalla Giunta Comunale ed eseguiti dalla medesima Amministrazione nel tratto di strada in questione sono riconducibili alla semplice ed inopportuna collocazione di due segnali stradali d’obbligo direzioni consentite “ Dritto e a destra” posti uno sullo spartitraffico di cemento uscita Sud non prontamente avvistabile, e l’altro nella corsia Nord all’altezza del Bivio per Lazzaro centro, che disorientano gli automobilisti perché tra l’altro autorizzano l’inversione di marcia al bivio stazione ferroviaria e al bivio per Motta, punti ove tale manovra oltre a non essere consentita dalle norme del Codice della Strada, non si può effettuare per mancanza di spazio.
Non è stata nemmeno messa a norma la cartellonistica stradale, tant’è che non si è neppure provveduto a collocare i segnali d’ inizio e fine centro abitato che avrebbero dovuto essere posti già al momento del trasferimento del suddetto tratto stradale dall’ANAS al Comune avvenuto nel mese di agosto 2004 .
Gli intereventi in questione deliberati dalla Giunta Comunale, si ritiene fossero provvisti di copertura finanziaria e tenuto conto che nel tratto in questione si è provveduto soltanto alla collocazione di due segnali stradali verticali appare legittimo chiedersi che fine hanno fatto le risorse stanziate per l’intervento sopra citato. Riteniamo che nel settore delle opere pubbliche, l’assessore ai Lavori pubblici che ha responsabilità di programmazione e di vigilanza in quel Settore (unitamente a tutta la giunta comunale), più volte da noi interessato sulla problematica in questione, aveva il dovere di accertarsi, prima che fosse corrisposto alla ditta esecutrice dei lavori quanto dovuto, che le opere fossero state non solo veramente realizzate ma realizzate alla regola dell’arte, e riscontare il corretto utilizzo delle risorse pubbliche.
Purtroppo dobbiamo rimarcare l’eloquente silenzio di tutti i componenti la Giunta comunale che non solo non hanno mai tenuto conto delle nostre esigenze, ma non si sono nemmeno degnati di dare una risposta alle nostre domande, contrariamente a quanto hanno sempre fatto le Istituzioni Centrali dello Stato e alcuni Enti Regionali che sulle problematiche sollevate spontaneamente ci continuano ad informare sulle iniziative intraprese e sull’esito degli interventi eseguiti.
Questo Comitato ha nuovamente invitato il Comune di Motta San Giovanni nelle Sue varie articolazioni a voler adottare i provvedimenti di competenza a tutela della pubblica e privata incolumità.
Comitato Spontaneo “Torrente Oliveto” rappresentato da Vincenzo Crea
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