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La macchina organizzativa del Deafest è pronta a lasciare ancora una volta il segno con la settima edizione del rinomato Festival della Natura, della Cultura e delle Tradizioni nella Vallata del Gallico, kermesse che, in questi anni, ha iniziato a tracciare un percorso di valorizzazione per i territori e le sue comunità, costituendo l’Ecodistretto della Vallata, un consorzio che coinvolge comuni, associazioni e imprese.
Il Deafest, promosso dalla Provincia di Reggio Calabria con i comuni di Calanna, Laganadi, Sant’Alessio in Aspromonte, Santo Stefano in Aspromonte e il coordinamento tecnico-scientifico del Laboratorio di valutazioni economico estimative (LaborEst) – Dipartimento PAU dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, quest’anno affronterà il tema “Trash e Clean, la terra non sporca”, “un percorso di autoanalisi per un’altra dimensione dello sviluppo, un modo di conoscere la spazzatura senza diventarne parte, sporcandosi direttamente mani e piedi per promuovere il modo più efficace per eliminarla” – spiegano gli organizzatori.
“Il Deafest è un momento di sintesi delle attività di ricerca che ormai da anni hanno trasformato la Vallata del Gallico in uno dei laboratori territoriali più attivi in Calabria sui temi della sostenibilità e della partecipazione nei processi di sviluppo locale – afferma il responsabile delle programmazione Maurizio Malaspina – È, in sintesi, un Festival culturale itinerante, che segue un percorso lungo i borghi della Vallata, un festival in cui la location rappresenta insieme lo spunto che ha generato l’evento e il suo elemento distintivo. Obiettivo principale è valorizzare il patrimonio diffuso e, tutti gli spettacoli in programmazione, vivono prima ancora che del loro valore intrinseco, delle forti suggestioni ambientali che questi luoghi sanno trasmettere”.
Il festival avrà inizio il 4 Agosto a Reggio Calabria con un’anteprima assoluta a Piazza Italia e dal 6 toccherà tutti i comuni partecipanti siti nella Vallata, per terminare il 17 di agosto a Gambarie con uno straordinario concerto.
“Siamo riusciti ad organizzare una kermesse di alto livello strutturata su un format che coniuga in ogni tappa eventi che spaziano dall’enogastronomia, al turismo culturale, all’arte, alla musica, all’approfondimento – conclude il consigliere provinciale e assessore del Comune di Santo Stefano in Aspromonte Francesco Cannizzaro – ma soprattutto, è un festival itinerante che offre agli utenti un sistema di prospettive diverse e complementari, per avvicinarsi al territorio e scoprirne le numerose risorse culturali”.
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