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A Scilla si discuterà del futuro della pesca in chiave europea. “La riforma della politica comune della pesca – La filiera e il pescaturismo in Costa Viola” saranno infatti i temi del convegno che si terrà sabato alle 17,00 presso l’aula consiliare del comune.
Un tema innovativo che consentirà di capire come evolve la politica europea per il settore della pesca con particolare riferimento alla piccola pesca artigianale, alla pesca sostenibile, alla valorizzazione dei borghi marinari e dell’associazionismo lungo la filiera, al pescaturismo. Ospite e relatore d’eccezione sarà l’europarlamentare Mario Pirillo del gruppo “Socialisti & Democratici al Parlamento Europeo” il quale è diventato da poco anche membro della prestigiosa Commissione Pesca ed ha voluto cominciare proprio dal territorio della Costa Viola reggina il suo tour in Calabria e nel sud Italia finalizzato a divulgare i nuovi orientamenti europei e le opportunità concrete per la filiera ittica.
Il nuovo Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP) sarà tra gli argomenti che verranno trattati durante la sessione dei lavori coordinati dall’agronomo Rosario Previtera e che prevedono i saluti del sindaco di Scilla Pasquale Caratozzolo, del Vicesindaco di Bagnara Giuseppe Spoleti e dell’assessore provinciale all’agricoltura Gaetano Rao. A seguire è prevista la proiezione del filmato “Sistemi di pesca artigianale in Costa Viola” a cura dell’associazione culturale “Chianalea” e quindi la discussione su una serie di “proposte progettuali integrate” ad opera di Santo Perina assessore al turismo del comune di Scilla e promotore dell’iniziativa.
A supporto della discussione sono previsti gli interventi di Mario Giordano, consigliere comunale delegato alla pesca e di Vincenzo Bagnato, assessore alla pesca del comune di Bagnara. Secondo l’assessore Santo Perina “la pesca, soprattutto lungo le nostre coste, necessita di una vera e propria rivoluzione, che punti soprattutto sull’integrazione con il turismo e con il pescaturismo nonché sulla valorizzazione della piccola pesca artigianale. Un tipo di pesca sostenibile dal punto di vista economico ed ambientale e che possa aggregare seriamente i vari soggetti della filiera.
Probabilmente la nuova riforma della Politica Comunitaria della Pesca e la sua applicazione unitamente alle azioni del futuro Gruppo di Azione Costiera – GAC potranno finalmente consentire quanto auspichiamo da tempo immemore. Dovranno però essere i pescatori i veri protagonisti del cambiamento”. Agli interventi di Antonio Alvaro presidente del costituendo “GAC dello Stretto” e dell’On. Mario Pirillo che tratterà i temi connessi alla riforma della Politica Comune della Pesca (PCP), seguirà il dibattito con i pescatori e gli operatori della filiera ittica locale.
L’europarlamentare Mario Pirillo, già assessore regionale all’agricoltura negli anni scorsi e promotore, tra le altre, della legge regionale sul pescaturismo, ribadisce con forza “l’importanza sociale ed economica del settore pesca in regioni e comunità dalla grande tradizione marinara e della piccola pesca. Anche la filiera ittica risente della crisi, ma occorre affrontare il mercato con le stesse modalità utilizzate per i prodotti agricoli: qualità del pescato, certificazioni e garanzia di origine dei prodotti e soprattutto aggregazione lungo la filiera.
La riforma della Politica Comune della Pesca offrirà strumenti operativi e finanziari che puntano a valorizzare oltre che la pesca artigianale e l’integrazione col turismo soprattutto le cooperative e le Organizzazioni di Produttori della pesca”.
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