Rifiuti, Gianturco (CasaPound): “Puntare su Progetto Rifiuti Zero”

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Rispettare le quote sulla differenziata, stop ai conferimenti in discarica con Progetto Rifiuti Zero. In alternativa valutare ipotesi termovalorizzatori.

Abbandonare la logica deleteria e dannosa delle discariche. La soluzione definitiva del problema rifiuti in Calabria è il ‘Progetto Rifiuti Zero’. Se questo non dovesse bastare, alle discariche e alle logiche clientelari che producono, preferiamo i termovalorizzatori. Con l’energia prodotta si possono alimentare le abitazioni di 25 mila famiglie calabresi ”. A dichiararlo è Mimmo Gianturco, responsabile in Calabria del movimento politico CasaPound Italia e candidato alla camera dei deputati alle prossime elezioni politiche.

“CasaPound Italia – afferma Gianturco – ha una soluzione definitiva al problema rifiuti. Si tratta del ’Progetto Rifiuti Zero’, che si propone di strutturare un sistema di raccolta che aumenti la quantità di materiale differenziabile e ottimizzi la qualità del materiale da riciclare, diminuendo contestualmente la quantità di rifiuti prodotti; incentivare il riuso del materiale riciclato, la riparazione di oggetti e operare scelte di vita che diminuiscano la percentuale di scarti (es. uso di prodotti alla spina); sostenere la progettazione e la produzione di prodotti totalmente riciclabili, riutilizzabili e riparabili”.

“C’è da dire che in Calabria – continua il responsabile calabrese di CPI – come in tutto il meridione d’Italia (tranne alcune eccezioni) non sono rispettate le quote minime stabilite sulla raccolta differenziata. Guardando ai dati forniti dall’ultimo Rapporto rifiuti urbani dell’Ispra, infatti, si evince che, in Italia, i rifiuti differenziati sono appena il 33,6%, cifra che scende addirittura fino al 21,2% al Sud. Eppure, come hanno dimostrato lo scorso anno i comuni virtuosi di Saracena, Tropea e Palmi, premiati per aver rispettato la quota minima del 65% richiesta ormai dalla legge e per essersi distinte nel riciclo del vetro e dell’alluminio, le soluzioni esistono”.

“A medio-lungo termine – conclude Gianturco – è necessario lo stop ai conferimenti in discarica, mentre nel breve termine diciamo no a qualsiasi ampliamento delle strutture esistenti. In ogni caso, alla discarica, preferiamo i termovalorizzatori. Come riportato dall’Ispra, infatti, il nord dell’Italia dispone di ben 28 termovalorizzatori; il Sud ne ha soltanto 9, a fronte di un numero di discariche dieci volte più grande. Vogliamo evidenziare che i termovalorizzatori di ultima generazione, (analizzati da illustri oncologi come il Professor Veronesi) hanno impatto zero sia per l’uomo sia per la natura, e in più producono energia. Con l’energia prodotta da un termovalorizzatore di medio potenziale, si possono alimentare 25.000 abitazioni per un intero anno. Potremmo dare energia gratuita a 25mila famiglie calabresi.  In questo modo, oltre alla tutela dell’ambiente, la questione rifiuti può diventare motore per l’economia locale, sia direttamente sia indirettamente, con le ricadute positive che una maggiore efficienza nello smaltimento avrebbe sull’ambiente e, quindi, sul comparto turistico”.

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Author: Cristina

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