Riferimenti, pensieri di solidarietà al magistrato Gratteri da parte di giovani studenti

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“La ‘Ndrangheta vuole uccidere Gratteri e l’esplosivo sarebbe già a Reggio”.
Il colore dei caratteri sul giornale mi sembrava ancora più scuro quel giorno. Quelle parole sapevano di paura. Paura di perdere un uomo importante, prima ancora che un magistrato. Un uomo che mi permette di sperare ancora in un mondo più giusto. E’ il suo sorriso la fonte energetica di ogni mio pensiero: un sorriso che rispecchia sacrificio, professionalità, ottimismo. Sì, ottimismo.
Non son d’accordo con chi lo definisce uno scettico, ed egli stesso l’ha spiegato più volte, in occasione di alcuni incontri coi più giovani. Perché è proprio ai giovani che intende rivolgersi. Proprio qualche mese fa, presso la prestigiosa Università Luiss, affermava: «Quando vado a parlare agli adulti,per me è tempo perso: chi è onesto uscendo da qui continuerà ad essere onesto,chi è disonesto continuerà ad essere disonesto. Parlare ai ragazzi,invece,è una cosa importantissima e utile. Per me è come per il credente entrare in Chiesa. E’ una cosa molto delicata, perciò io dico ai ragazzi“State attenti,non vi fate imbrogliare dagli adulti”.Io l’unica cosa che vi posso dire è:Studiate!Che è la vostra unica arma di riscatto!».
Così, ho pensato di chiedere proprio ad alcuni colleghi di aiutarmi a fargli sentire la nostra vicinanza. Loro, risposero così:  Incontrai la prima volta il giudice Gratteri 4 anni fa. Studentessa diciassettenne, nasceva in me la voglia di conoscere la realtà e importante fu il ruolo che il giudice Gratteri svolse. Non amante della mondanità ma capace, con i suoi occhi traboccanti di sincerità, di arrivare dritto al cuore. La maturità mi ha portato a credere che solo le rivoluzioni non violente ma fatte di piccoli gesti quotidiani siano in grado di produrre frutti duraturi e sani.E il giudice Gratteri,per me, rappresenta un rivoluzionario:colui che con le sue opinioni vuole ad ogni costo impedire che le norme diventino“vuote forme riempibili di qualsiasi contenuto”e che, tentando di dialogare con il legislatore, protagonista del dibattito parlamentare,tenta di stimolarne l’attività con la sola autorevolezza che gli deriva dall’esperienza pratica. (Cetty Morgante) – “La paura genera mostri. La paura paralizza ogni azione individuale. Perchè la società funzioni nella sua collettività è precipuo compito di ciascuno compiere il proprio dovere ed esserne consapevolmente responsabile. Come fa Lei, come fanno i molti giovani come me e come fanno tutte quelle libere menti impegnate nel progetto di un futuro del quale, al di fuori di Noi, nessuno deve averne proprietà. E quando comprenderemo che dove è l’uno è anche l’altro, allora sì che ogni gesto, ogni riflessione, avrà davvero un senso. Quello che auguro io è tanto coraggio e nessuna paura. Insieme.” (Valentina Tomaselli)
Ed è insieme che La ringraziamo per quello che fa e che le diciamo che noi siamo con Lei, Dott. Gratteri. Sempre.

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Author: Cristina

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